A cura di Associazione La Rosa Bianca in collaborazione con UNIMORE
Rassegna cinematografica "Follia e Dintorni"
Proiezione del film “Le ricette della signora Toku” (N. Kawase, 2015)
Presentano il film e conducono il dibattito Valentina Carnevali e Matteo Palmieri
A cura di Associazione La Rosa Bianca in collaborazione con UNIMORE
Sentaro cucina dolci tipici in un chiosco di città, per ripagare un debito a vita. La sola compagnia che tollera è quella di una ragazzina senza mezzi, cui regala i pancakes non perfettamente riusciti. Un giorno, una vecchia signora di nome Toku si presenta da lui in cerca di un lavoro. La sua confettura di fagioli rossi è la più deliziosa che Sentaro abbia mai assaggiato, ma le sue mani sono sfigurate da una vecchia malattia, che l'ha tenuta lontana dalle altre persone per tutta la vita. Nello spazio di pochi metri e pochi giorni, i tre si regalano a vicenda la prospettiva che era stata loro negata fino a quel momento.
La Kawase si cimenta per la prima volta nell'adattamento letterario e la carta le rimane incollata alla dita, impedendole di librarsi come altrove nel suo cinema. I personaggi, per quanto indovinati, restano stretti nei loro ruoli-funzione, lasciando la sensazione che, liberati dal giogo della trama, avrebbero potuto dare di più. Solo apparentemente larga e comoda, come il cuscino che la vecchia signora cuce per scaldare le pause dal lavoro, la trama di An è in realtà una scatola stretta, come la cucina del chiosco di dorayaki, come la gabbia del canarino, che si chiude progressivamente fino ad identificarsi col rapporto sfiorato tra una madre che non è mai stata tale e un figlio che non ha fatto in tempo ad esserlo, con la loro comunicazione fuori tempo massimo, oppure appena in tempo.
Per questa edizione la rassegna Follia e Dintorni dedicherà 4 film al tema del "rispetto". Le pellicole selezionate analizzano infatti l'ottusità di una istituzione verso un adolescente marginale, l'intolleranza di una comunità chiusa, la sterile e sconvolgente ricorsività dell'odio fratricida e il pregiudizio strisciante e contagioso sulle malattie innominabili. Il Cineforum, come nelle precedenti 13 edizioni, persegue l'obiettivo di aprire una discussione tra tutte le persone intervenute, lasciando al termine del film la possibilità di esprimere un proprio contributo di riflessione e approfondimento