17/10/2007

CPT: SERVONO INTERVENTI URGENTI

Sindaco e Presidente della Provincia chiedono al Governo un'iniziativa urgente per nuove norme in materia di clandestinità e di accesso al Cpt.
Nella prima mattinata di oggi, non appena informato di quanto avvenuto all’interno del Centro di permanenza temporanea di Modena, il Sindaco Pighi, in accordo con il Presidente della Provincia Sabattini, ha chiamato il viceministro degli Interni, Marco Minniti ed il Presidente della Regione Vasco Errani, anticipando loro i contenuti della lettera che i rappresentanti delle istituzioni locali hanno inviato al Governo (attraverso lo stesso Minniti) e per conoscenza ai Parlamentari modenesi, al Presidente della regione ed ai Consiglieri regionali.
Nel testo si individuano due filoni di intervento: quello legislativo, riaffermando l’urgenza di una razionalizzazione delle norme che regolano l’accesso ai Cpt e più in generale che governano il fenomeno dell’immigrazione clandestina; quello degli organici delle forze dell’ordine, anche in relazione alla necessità di garantire adeguati livelli di sicurezza agli operatori e agli ospiti del centro.
Sono queste le condizioni che si debbono realizzare per rendere più efficaci anche gli interventi, già estesi e continuativi, che i servizi comunali e territoriali stanno svolgendo a sostegno della struttura.
Il viceministro Minniti ha assicurato che gli impegni assunti con Modena in materia di organici delle forze dell’ordine verranno rispettati, così come definito nell’ambito del Patto per la sicurezza sottoscritto nei mesi scorsi. Da parte sua, il Presidente Errani ha confermato il pieno sostegno della Regione alle iniziative delle istituzioni locali, sostegno che si tradurrà in un rafforzamento delle forme di collaborazione già in essere.



Segue il testo della lettera:


Caro Ministro,

come abbiamo avuto modo di anticipare telefonicamente Ti rappresentiamo una situazione di estrema serietà che i due episodi di suicidio all’interno della struttura del Centro di Permanenza Temporanea di Modena hanno drammaticamente evidenziato.

La sorveglianza del Centro ha, nel corso degli anni, scontato la carenza di organici in dotazione alle forze dell’ordine sul territorio. La presenza del Centro di Permanenza Temporanea a Modena, che tuttavia è a servizio di molte altre Questure, non ha infatti determinato l’assegnazione di un numero aggiuntivo di agenti da destinare a tale esclusiva funzione.

La Questura di Modena ha dovuto dedicare risorse umane e strumentali alla sorveglianza del Centro sottraendole di fatto e a seconda del caso o al controllo del territorio o al controllo adeguato della struttura. In entrambi gli ambiti oggi scontiamo una sensibile carenza, tenuto conto che da circa due anni assistiamo ad un innalzamento dei livelli di problematicità della città e del territorio in ordine a diversi fenomeni di insicurezza oggettiva e percepita.

Già in occasione del percorso di confronto attivato per la firma del Patto per Modena Sicura è stata ribadita la assoluta necessità di dare seguito ad un rafforzamento delle dotazioni organiche e strumentali da destinare al territorio modenese.

Auspichiamo quindi che il Ministero dia al più presto seguito all’impegno, assunto con la sottoscrizione del Patto per Modena Sicura, di assegnare 25 agenti al nostro territorio.

Parallelamente, riteniamo improcrastinabile un impegno del Governo rispetto alla riforma di queste strutture nell’ambito di una nuova normativa sull’immigrazione che riconduca lo strumento del CPT all’interno di un quadro complessivo di governo del fenomeno migratorio ripensandone funzioni e modalità che garantiscano un sostanziale rispetto dei diritti umani.

E’ necessario, innanzitutto, snellire decisamente gli strumenti per la stipula del rapporto di lavoro con gli immigrati, evitando lungaggini e difficoltà che finiscono con l’agevolare indirettamente l’immigrazione ed assunzione illegale dei lavoratori extracomunitari.

La nuova normativa deve poi avere cura, sia di escludere della coercizione i clandestini inoffensivi, spesso lavoratori “fuori regola” estranei a comportamenti criminosi, sia di individuare con maggiore precisione i casi in cui si deve procedere all’espulsione coatta o al trattenimento, mettendo il sistema in condizione di rispondere meglio alla doverosa distinzione tra i casi in cui prevale una tragica condizione di debolezza sociale da quelli, più problematici, in cui occorre salvaguardare con la necessaria determinazione, l’ordine pubblico, la sicurezza e la vivibilità urbana.

Per quanto concerne il tema del controllo e dell’organizzazione interna dei Centri di permanenza, i fatti verificatisi negli ultimi giorni, ed in particolare i due suicidi e le violente proteste, evidenziano come la tipologia degli ospiti tenda progressivamente a caratterizzarsi per l’assommarsi di problematicità che rendono il trattenimento più difficile ed esposto a degenerazioni (presenza di soggetti che necessitano di sostegno psichiatrico, di tossicodipendenti, di prostitute, di clandestini non identificati passati più volte dal carcere e dal CPT, ecc).

Sotto tale profilo, si evidenzia la necessità di nuove norme, non solo caratterizzate per una maggiore lungimiranza nell’individuare i criteri selettivi che portano al CPT, ma in grado anche di realizzare nuovi modelli di gestione, più attrezzati ad affrontare il disagio. Le Istituzioni locali infatti, per quanto già fortemente impegnate mediante convenzioni ed accordi con chi detiene la gestione del centro, da sole non possono sopperire alle necessità e alle carenze evidenziate.

Il governo dovrebbe valutare al riguardo l’opportunità di percorsi di costruzione legislativa caratterizzati per la forte rapidità, stante l’urgenza di intervenire su temi che rendono estremamente problematico l’operato delle Forze dell’ordine ed il rapporto con il governo locale e con le stesse comunità territoriali.





Il Sindaco di Modena                                                Il Presidente della Provincia
Giorgio Pighi                                                                     Emilio Sabattini

Azioni sul documento