21/12/2016

PARTITA STELLA / 3 – SI GIOCA PER IL CARITAS BABY HOSPITAL

Suor Donatella invita a partecipare e fare offerte per l’unico ospedale pediatrico della Cisgiordania. Ci lavorano in 228, dispongono di 82 posti letto, fanno 40mila visite l’anno

Il Caritas Baby Hospital di Betlemme - a cui andranno le offerte raccolte con la “Partita della Stella” del 30 dicembre al Palasport di Modena - è l'unico ospedale pediatrico della Cisgiordania. In questa struttura lavorano 228 persone musulmane e cristiane e vengono accolti e curati bambini senza distinzione né di razza né di religione. L’ospedale, che conta 40mila visite ogni anno e 82 posti letto, ospita e cura bambini per la maggior parte colpiti da malattie gastrointestinali, dovute all’acqua non potabile nei campi profughi, cardio-respiratorie, conseguenza della mancanza di riscaldamento nei mesi invernali e malformazioni, sempre più frequenti a causa dell’unione in matrimonio di primi cugini. Dal 1952 questo luogo, situato a pochi passi dal muro che Israele ha costruito per dividersi dai territori palestinesi, ha salvato la vita di migliaia di bambini, che non avrebbero altro posto in cui essere curati in una situazione di continua difficoltà a causa del muro di cemento alto 9 metri e ormai lungo più di mille chilometri, dove al check point devono fermarsi anche le ambulanze.

L’ospedale, che vive unicamente di donazioni e non riceve alcun contributo pubblico, oggi conta due reparti pediatrici, uno per neonati e prematuri predisposto per cure intensive, un asilo infantile, un ambulatorio ecografico, una scuola per infermiere e una per le madri che usufruiscono anche di piccoli alloggi per poter stare accanto ai loro figli. Dall'8 ottobre 2014 c’è anche una sala giochi, grazie a un progetto nato nel 2011 che l'anno scorso si è concretizzato, con l’inaugurazione della struttura realizzata interamente grazie alle offerte provenienti dall’Italia e da Modena, che da anni raccoglie fondi a favore di questa causa.

Tante infatti le iniziative organizzate in questi anni, che hanno permesso di raccogliere circa 80 mila euro, consegnati a suor Donatella Lessio, responsabile della formazione e colonna portante dell’ospedale, che da anni porta avanti quella che lei definisce “un’Intifada pacifica con il Padreterno”.

Alcuni modenesi hanno conosciuto questa realtà in occasione della prima edizione della Maratona della Pace Betlemme – Gerusalemme: una gara non competitiva ma altamente simbolica nata per unire, attraverso lo sport, due città simbolo, oggi divise da un muro che continua ad essere costruito. Un incontro significativo e toccante, durante il quale hanno potuto toccare con mano l’importanza del lavoro portato avanti dalle suore benedettine di Padova che gestiscono l’ospedale, e il loro quotidiano impegno per questi bambini. Da quell’incontro, ogni anno la delegazione modenese, con il progetto “Un Ponte verso Betlemme”, porta all’ospedale i fondi ricavati da varie iniziative organizzate sul territorio. Nel 2008 e nel 2009 grazie al progetto “Seguendo la Stella”, un’asta di presepi artigianali, sono stati donati all’ospedale rispettivamente 4mila e 7.200 euro. Nel 2010, poi, con una sottoscrizione interna a premi organizzata dalla società Maritain di Modena sono stati raccolti altri 2.500 euro. A queste iniziative sono seguite due aste di beneficenza. La prima, che si è svolta il 19 dicembre 2010 all’ex cinema Principe di Modena, ha potuto contare sulla presenza di trenta artisti modenesi che, donando le loro opere, hanno permesso di raccogliere 10.400 euro. L’evento è stato replicato l’anno seguente, il 27 novembre 2011 al Caffè Concerto, dove sono stati raccolti 17.500 euro. Questi soldi sono stati utilizzati per l’acquisto di un apparecchio radiologico portatile. A questa somma vanno aggiunti i proventi della vendita del libro fotografico "Nato a Betlemme" di Valentina Lanzilli e Luigi Ottani, che racconta le storie di chi ogni giorno vive sulle propria pelle le conseguenze del conflitto israeliano-palestinese. Nel maggio del 2013 un assegno da 19mila euro è stato consegnato a suor Donatella Lessio da monsignor Antonio Lanfranchi, arcivescovo – abate di Modena e Nonantola. Nello stesso anno si è pensato a un evento che unisse lo sport alla solidarietà e nacque la “Partita della Stella”: un quadrangolare di calcetto tra vecchie e nuove glorie del calcio. Nella prima edizione sono stati raccolti 17 mila euro, mentre nell'edizione 2014 si è arrivati a quota 19.500. L'anno scorso invece si è arrivati a quota 24mila.

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