13/05/2016

DEHORS, GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI IN AULA

“Regolamento perfettibile” ma che “dà agli operatori un quadro di riferimento certo”. Apprezzato l’accoglimento delle osservazioni della Commissione e del Quartiere 1

“La necessità di definire una piattaforma comune sui dehors, costruita attraverso il confronto con gli operatori e con la Soprintendenza, era evidente. Ora abbiamo un regolamento che ha un buon impianto ma che non sarà cristallizzato perché potrà essere aggiornato in base al cambiamento dei tempi, delle esigenze e degli interlocutori”. L’assessore alle Attività produttive Tommaso Rotella ha chiuso così la discussione che, nella seduta di giovedì 12 maggio, ha portato il Consiglio comunale ad approvare (con il voto a favore di Pd, Sel, Fas-Sinistra italiana, Movimento 5 stelle, Per me Modena, Idea-Popolari liberali, e l’astensione di Forza Italia) il nuovo regolamento sui dehors.

Intervenendo in apertura del dibattito, Marco Chincarini (Per me Modena) ha sottolineato che “il percorso dei passaggi in Commissione con l’ascolto da parte dell’assessore delle osservazioni proposte dal Quartiere 1 e dagli stessi consiglieri, ha funzionato: le proposte sono state accolte e il risultato è migliore”.

Secondo Adolfo Morandi, Fi, grazie alle osservazioni della commissione sono state corrette alcune piccole pecche di un regolamento “di cui condivido lo scopo di rendere più veloce l’iter autorizzativo dei dehors ma che si presta comunque a critiche forti, che non sono semplici virgole da aggiustare. Il regolamento contiene prescrizioni fin troppo precise, come l’uniformità degli arredi, sulla quale non sono d’accordo, oppure che contrastano con la realtà esistente: chiunque infatti può rendersi conto che la maggioranza degli esercizi ha strutture esterne che vanno ben oltre il fronte strada del locale, inoltre eliminare le fioriere è un danno e non un modo per rendere la città più bella e armoniosa. Con le nuove regole però – ha concluso il consigliere – tutti sanno ciò che è possibile fare e noi vigileremo perché la situazione non si cristallizzi anche se temo che succederà”.

Per il M5s, Luca Fantoni ha affermato che “l’adozione del regolamento è un punto di partenza ed è positivo perché finalmente si sana una situazione che è stata denunciata anche dalla Soprintendenza. È sicuramente perfettibile ma meglio un regolamento perfettibile che nessun regolamento: pensiamo che nel tempo potrà essere modificato in base all’esperienza e alle richieste che arriveranno, per esempio siamo perplessi per il parere negativo sulle fioriere e speriamo che nel tempo possa cambiare”. Il consigliere ha inoltre commentato positivamente il fatto che la delibera abbia accolto le proposte dei consiglieri dell’opposizione.

Anche per Marco Cugusi (Sel), che si è augurato che “si possa continuare il confronto con la Soprintendenza”, le fioriere sono belle e “non offensive per il decoro del centro storico”. Il consigliere ha sottolineato che “chi ha già l’autorizzazione ha tutto il tempo per potersi adeguare e spero che anche chi ancora non l’ha ottenuta possa averla presto insieme ai tre anni per mettersi a norma. Manteniamo alta l’attenzione – ha concluso – verso le esigenze di chi opera in, e a favore, del centro storico”.

Per il Pd Fabio Poggi ha ribadito che le norme contenute nel regolamento non sono “prescrittive ma vogliono semplificare: in questo modo gli operatori possono formulare un progetto sapendo qual è il quadro, condiviso con la Soprintendenza, entro cui devono stare. Allo stesso tempo però la Giunta e il Consiglio possono accettare e promuovere anche progetti di tipo diverso rispetto a quanto dice il regolamento. È stato un percorso lungo e complesso ma finalmente abbiamo un punto di riferimento dal quale partire”. E Paolo Trande ha sottolineato che il regolamento è “un prodotto di qualità che tiene in buon equilibrio le diverse esigenze perché è costruito sull’esperienza di anni, è stato scritto in cooperazione con la Soprintendenza, e questa è una novità che ne tutela la regolarità complessiva, è informato alle ragioni degli esercenti, con i quali c’è stata interlocuzione”.

Anche secondo Luigia Santoro (Idea-Popolari liberali) il regolamento “è equilibrato e ha accolto sia le istanze delle parti che le osservazioni fatte in Commissione. Inoltre tiene conto della necessità di dare degli indirizzi perché i dehors siano compatibili con il contesto ambientale, non possiamo lasciare che tutti facciamo quello che vogliono, ma anche con le scelte personali”. La consigliera ha definito una giusta norma di rispetto la regola per cui l’estensione dei dehors debba coincidere con il fronte strada del locale: “Evita un’espansione a discapito dei confinanti e poi niente esclude la possibilità di accordi fra privati”.  

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