21/05/2016

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA/3 – IL DIBATTITO IN AULA

Diversi i consiglieri intervenuti prima dell’ok al nuovo Regolamento di assegnazione

L’ok al nuovo Regolamento per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (a favore Pd, Sel, Fas – Sinistra Italiana, Per me Modena e M5s, astenuti FI e Idea Popolari Liberali) è arrivato nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 19 maggio dopo l’intervento di diversi consiglieri.

Per il Pd, Giulia Morini ha affermato: “Accolgo con favore la delibera, che si iscrive tra gli sforzi del Comune di dotarsi di strumenti equi. La casa popolare rappresenta uno dei più importanti strumenti di sostegno ai cittadini in situazione di difficoltà. Il Comune – ha aggiunto – dovrà essere in grado di presentare proposte alternative all’Erp dotandosi di strumenti di passaggio da un sistema all’altro e la mozione del Pd vuole far emergere che c’è bisogno di una rete di interventi perché il bisogno è sfaccettato e complesso”. Il capogruppo Paolo Trande ha sottolineato come l’Erp sia l’intervento sociale più importante sul fronte della povertà: “Dà dignità e crea le condizioni per divenire cittadinanza. Il regolamento – ha aggiunto – mantiene un buon equilibrio tra le due caratteristiche che deve sempre avere: essere sensibile e tenere dentro quanto più disagio, e contemporaneamente essere specifico e descrivere nel modo migliore gli stati di disagio. Riusciremo a dare risposta al problema della povertà nella maniera più equa”.

Per il M5s, Marco Bortolotti ha annunciato il voto a favore della delibera e ha annunciato la volontà di “dare suggerimenti per ottimizzare ulteriormente il percorso ed essere sempre più puntuali e precisi rispetto alle varie situazioni. In particolare, è fondamentale la caratterizzazione delle persone e oggi i criteri, per come sono strutturati, rischiano di non tenere adeguatamente in considerazione certe caratteristiche”. Il consigliere ha fatto l’esempio del criterio economico considerato indipendentemente se una persona da single diventa coniugata.

Anche Luca Fantoni ha evidenziato che le situazioni sono complicate ed è necessario analizzarle sulla base dei singoli casi: per questo il Regolamento deve essere votato alla soggettività. A ottobre-novembre avremo dati più importanti da valutare per vedere l’effetto delle modifiche al Regolamento e per valutare se vanno bene”.

Marco Chincarini di Per me Modena ha parlato di “bontà” della delibera e ha evidenziato la difficoltà di comprendere la ricaduta della modifica che avrebbe portato l’emendamento, poi ritirato, del M5s, che andava a modificare il punteggio: “Quali sono le ricadute? Forse sarebbe opportuno dare ai tecnici l’opportunità di fare le dovute verifiche sulla proposta”, ha sottolineato proponendo il ritiro dell’emendamento.

Andrea Galli di FI, riferendosi all’ordine del giorno presentato, ha evidenziato la necessità “di paletti, perché è molta la domanda e poca l’offerta. Ma è sbagliato dare un valore a proprietà che hanno valore solo affettivo o di proprietà condivisa. I criteri sono semplici – ha proseguito – devono essere il reddito e l’usabilità sul territorio, perché oltre una certa distanza un’abitazione non è utilizzabile. Se una persona ha una casa, magari ereditata, in Calabria o in Sardegna, ciò non può essere in contraddizione con il progetto di vita a Modena”.

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