17/06/2016

CENTRO STAMPA UNIFICATO, GLI INTERVENTI IN AULA

Alcuni consiglieri hanno preso la parola prima dell’approvazione della delibera

L’approvazione della delibera sul Centro stampa unificato (a favore Pd, Sel, M5s, Per me Modena e Fas Sinistra Italiana, astenuti FI, Idea Popolari Liberali e CambiaModena) è stata preceduta dall’intervento di alcuni consiglieri.

Antonio Montanini di CambiaModena si è detto stupito del fatto che “si cerca di rendere efficienti i calessi quando esiste l’automobile”. Per il consigliere “il tema non è rendere efficiente il centro stampa, ma ridurre l’uso della carta. I sistemi digitali – ha detto – sono sottoutilizzati e tutti i documenti vengono stampati. Credo che un percorso del genere, per quanto ogni efficientamento sia benvenuto, richieda un progetto sulle dinamiche dei processi dell’ente e su come viene utilizzata la carta”.

Fabio Poggi del Pd ha precisato come “i prodotti del centro stampa unificato non siano le tipiche pubblicazioni ‘burocratiche’ della Pubblica Amministrazione”. Se fossimo un piccolo-medio Comune all’interno di un’Unione o di qualsiasi aggregazione di Enti locali – ha aggiunto – sarebbe stato un servizio virtuoso per la messa in comune di risorse ed economie; in questo caso lo è molto di più perché è interistituzionale, per la differenza di ruoli dei vari Enti. Si tratta di una vera valorizzazione delle risorse strumentali e delle competenze e risorse umane”.

Per il M5s, Marco Bortolotti ha definito “fondamentale” lo sforzo di “unificare le attività cercando di ottimizzare i costi. Va perseguito l’obiettivo di ridurre le stampe”, ha aggiunto facendo l’esempio dei materiali che vengono stampati per i consiglieri: “Un primo passo sarebbe chiedere ai consiglieri se vogliono i documenti cartacei e stamparli solo a chi ne esprime l’esigenza”. Per Bortolotti “questi passaggi sono difficili da fare: devono cambiare l’organizzazione del sistema e la mentalità e l’abitudine delle persone”.

In chiusura di dibattito, l’assessora a Bilancio e Smart City del Comune di Modena Ludovica Carla Ferrari ha ricordato che “l’Amministrazione ha il personale in continuo calo e con un’età media sempre più alta: elementi che incidono in termini di cultura digitale. Ci sono persone estremamente attive e strutturate in termini digitali e altre meno. Gli investimenti sulla sempre più efficace digitalizzazione dell’Ente – ha concluso – sono frequenti e il lavoro di cambiamento concettuale nell’approccio alla documentazione è difficoltoso ma continuo”.

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