23/12/2017

LABORATORIO APERTO / 2 - IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Dal Pd il sostegno alla strategia sull’innovazione. I dubbi del Movimento 5 Stelle

Nel dibattito in Consiglio comunale sull’approvazione delle linee di indirizzo per la gestione del Laboratorio aperto, Luca Fantoni (M5s), pur riconoscendo “qualche spunto innovativo alla delibera” ha sottolineato che “rimangono criticità da evidenziare: è mancato un dibattito pubblico e si sarebbe dovuta allargare la raccolta di idee per dare spazio ai contenuti prima che ai muri. Ribadiamo l’importanza di controlli sull’andamento, su cui non abbiamo avuto risposte convincenti. Perciò – ha detto - ci asteniamo”.

Grazia Baracchi (Pd), ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra tra assessorati che ha portato alla delibera, e ha invitato a considerare “il luogo dove il laboratorio aperto si svilupperà, quell’edificio ex Aem, primo tassello di recupero e riqualificazione in un luogo pieno di bellezza. Un edificio con una sua storia, pronto a una storia diversa grazie a un progetto partito dall’intercettazione di fondi europei, cosa chiesta più volte in questo consiglio. Nel merito - ha aggiunto - si dovrà dare adeguata diffusione al bando per coinvolgere i soggetti potenzialmente interessati, in modo da intercettare le migliori potenzialità sul mercato. E il monitoraggio dovrà svolgersi lungo tutti gli anni, perché Modena non può permettersi che un luogo di quel valore, all’interno di un sistema dell’innovazione e di luoghi della cultura, non sia vivo e partecipato”.

Diego Lenzini (Pd), ha poi messo l’accento sul fatto che le possibilità di affidamento erano due: appalto o concessione di servizi. Il primo si sarebbe esaurito in quattro anni, con maggior rischio di flop a fine finanziamenti, mentre noi proviamo a fare di più: un investimento per il futuro per fare in modo che il progetto possa crescere e poi rendersi autonomo”.

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