13/03/2017

AZZARDOPATIE, ORARI RIDOTTI PER LE “MACCHINETTE”

Per combattere il gioco d’azzardo patologico, il sindaco Muzzarelli firma l’ordinanza che disciplina gli orari di funzionamento delle slot machine in sale da gioco e locali

Slot machine, videopoker e tutte le altre “macchinette” che prevedono vincite in denaro potranno funzionare per un massimo di otto ore al giorno, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, tutti i giorni, festivi compresi, e per il resto della giornata dovranno essere obbligatoriamente spente. È quanto prevede l’ordinanza firmata nella mattinata di oggi, lunedì 13 marzo, dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli alla presenza dell’assessore alla Promozione della cultura della legalità Andrea Bosi, e che rientra tra gli strumenti adottati dall’Amministrazione per contrastare il gioco d’azzardo patologico sul territorio modenese. L’ordinanza, che sarà in vigore dal 3 aprile, oltre alla disciplina degli orari di funzionamento impone anche ai titolari di sale da gioco, bar, ricevitorie e tutti gli altri esercizi nei quali sono collocate macchinette per il gioco d’azzardo, di esporre un cartello che indica agli avventori gli orari di funzionamento. L’atto è stato adottato dopo aver consultato le associazioni di categoria interessate, gli enti di promozione sociale e le associazioni dei consumatori e del volontariato che collaborano con l’Amministrazione. L’ordinanza risponde inoltre anche a una sollecitazione del Consiglio comunale che nel maggio 2015 aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi consiliare, per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo che, tra le varie misure, richiedeva appunto anche azioni che disincentivano l’installazione e l’uso delle macchinette.

Secondo i dati già resi pubblici dall’Usl di Modena, si stima che sul territorio provinciale vi siano dai due ai tremila giocatori patologici. Nel distretto di Modena è presente un servizio ambulatoriale dedicato alle dipendenze “legali” tra le quali, appunto, il gioco d’azzardo. Nel 2016 il servizio ha trattato 217 casi (erano stato 231 nel 2015), di cui 66 nuovi casi, dieci in più rispetto all’anno precedente. Le persone prese in carico e per le quali è stato avviato un programma terapeutico sono state 161. I giochi più utilizzati dalle persone dipendenti sono slot machine, video poker e video lottery. I giocatori in genere arrivano al servizio dopo due anni di dipendenza e con una situazione familiare e finanziaria già compromessa.

Da un’analisi dei dati acquisiti dalla Questura di Modena, risulta che sul territorio comunale operano oltre trenta esercizi tra sale gioco e sale slot autorizzate, e che sono circa 250 gli esercizi pubblici, dislocati in tutte le zone cittadine, con installati apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro.

Per rafforzare l’applicazione dell’ordinanza, il Comune, in qualità di coordinatore provinciale dell’associazione Avviso pubblico ha condiviso con gli altri Comuni aderenti la necessità di adottarla in forme analoghe sull’intero territorio provinciale.

In base all’ordinanza, le violazioni alla disciplina degli orari di funzionamento e dell’obbligo di spegnimento saranno punite con sanzione amministrativa da un minimo di 75 a un massimo di 450 euro. La violazione dell’obbligo di esporre l’avviso per il pubblico prevede invece sanzioni da un minimo di 50 a un massimo di 300 euro.

Sono diversi gli strumenti adottati dall’Amministrazione modenese per contrastare le ludopatie: già nel 2014 il Consiglio comunale aveva approvato una modifica al regolamento per la concessione in diritto di superficie di aree comunali introducendo il divieto di installare apparecchi per il gioco d’azzardo nei locali dati in concessione a vario titolo. Dal 2015 i bandi comunali che prevedono contributi per attività economiche escludono quelle che hanno apparecchi per il gioco d’azzardo e coloro che ricevono contributi sottoscrivono l’impegno a non installarne per cinque anni. Ed è di pochi giorni fa l’avvio del progetto per l’adesione al marchio “Slot free ER”, con l’obiettivo di dare valore alla scelta degli esercenti che hanno deciso di non installare nei loro locali slot machine e videopoker. A queste si aggiungono poi attività di formazione in materia di controlli per il personale della Polizia Municipale e itinerari didattici sulla prevenzione al gioco d’azzardo per studenti, genitori e insegnanti.

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