20/09/2017

ALLA DELFINI I “FRAMMENTI DI SGUARDO” DI CHIARA CARRER

Da venerdì 22 settembre Immagini dell’illustratrice pluripremiata alla biblioteca di corso Canalgrande 103. Con “Passa la Parola”, Festival della Lettura per ragazzi, apertura anche domenica 24 dalle 14.30 alle 20

Inaugura venerdì 22 settembre, alla biblioteca Delfini di corso Canalgrande 103 a Modena, la mostra “Frammenti di sguardo”, percorso tra i disegni e le illustrazioni di Chiara Carrer, una delle artiste e illustratrici di libri per ragazzi più amata dal pubblico e apprezzata dalla critica. La piccola mostra è visitabile gratuitamente fino al 14 ottobre, negli orari di apertura della biblioteca Delfini (lunedì 14.30-20; da martedì a sabato 9.30-20) e, in occasione dell'apertura straordinaria domenicale per il festival “Passa la parola”, anche il 24 settembre dalle 14.30 alle 20. Il Festival della Lettura per ragazzi "Passa la parola" (www.passalaparola.it) è organizzato da Csi Centro Sportivo Italiano - comitato di Modena e Castello di Carta, libreria indipendente per ragazzi.

Nata a Venezia, Carrer si è diplomata in pittura all'Accademia di Belle Arti di Roma, e in incisione, sempre a Roma, alla Scuola di Arti ornamentali S. Giacomo.

Dal 1990, ha pubblicato più di cento libri in tutta Europa e ha ottenuto importanti riconoscimenti in Italia e all'estero, tra cui il premio Apel Les Mestres, il premio UNICEF, il Premio Andersen, la menzione speciale per New Horizons della Fiera del libro per ragazzi di Bologna, e numerosi altri

Il libro “Esteban y el escarabajo” è stato incluso nella classifica dei 10 migliori libri della honor list del “New York Times Best Illustrated Children’s Books of 2012”.

Chiara ha insegnato Illustrazione all’Accademia di Bologna ed Editoria d’arte all’Accademia di Urbino, dove dal 2007 insegna illustrazione all’Isia.

Così si esprime Chiara Carrer per descrivere il suo lavoro: “Le immagini non rappresentano, evocano. Richiamano alla superfice profonde conoscenze e ogni loro parte è sospesa in uno spazio senza tempo. Le mie immagini chiedono coinvolgimento in un frammento temporale equivalente al silenzio e all'attimo. I protagonisti delle mie immagini sono persone con mutevoli espressioni che osservano e poco fanno, immersi in ipnotiche meditazioni. Non c'è un'unica storia, ma frammenti di storie a ricordare quelle della nostra esperienza”.

Informazioni online (www.comune.modena.it/biblioteche).

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