21/09/2017

POLVERI, LE CENTRALINE REGISTRANO IL DATO COMPLESSIVO

L’assessore Guerzoni ha risposto all’interrogazione di Luigia Santoro (Idea-PeL)

Le misurazioni delle polveri (Pm 10 e Pm 2,5) effettuate tramite le centraline della rete di monitoraggio cittadina registrano il dato complessivo degli inquinanti, al quale contribuiscono tutte le sorgenti potenzialmente ricadenti nell’ambito territoriale. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni in risposta all’interrogazione che Luigia Santoro, Idea-PeL, ha presentato nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 14 settembre sulle polveri fini inalabili provenienti dal Comprensorio ceramico, specificando che gli studi effettuati finora non consentono di discriminare il contributo di polveri derivante da attività industriali poste fuori città ma è comunque improbabile che nel territorio di Modena vengano trasportati inquinanti generati nel comprensorio ceramico.

Nell’interrogazione la consigliera riportava che alcuni cittadini hanno ipotizzato che queste polveri “contengano sabbie zirconifere con all’interno isotopi radioattivi” mentre Arpae, scrive sempre la consigliera nel documento, ritiene invece che “i valori delle polveri siano vicini a quelli del fondo naturale e il rischio esista solo per chi manipola o lavora in ambienti dove ci sono sabbie zirconifere”. La consigliera chiede quindi cosa intenda fare l’Amministrazione per ridurre la pericolosità, visti anche i “recenti ammodernamenti degli impianti del termovalorizzatore di Modena che eviterebbero l’emissione di polveri nocive”.

Guerzoni ha dunque spiegato che i tecnici affermano che è improbabile che nel territorio di Modena vengano trasportati inquinanti generati nel comprensorio ceramico, in quanto raramente i venti che insistono su Modena provengono da sud.

Sul termovalorizzatore ha confermato che da tutti i dati verificati dagli organismi pubblici di controllo risulta che le emissioni generate dal termovalorizzatore di rifiuti di via Cavazza, gestito da Herambiente SpA, rispettano le condizioni operative e gestionali prescritte dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), rilasciata nel 2011 da Arpae-Sac Modena che comprendono l’adozione, da parte dell’azienda, delle misure impiantistiche e gestionali, definite con il nome di Migliori Tecniche Disponibili (MTD), necessarie a contenere gli impatti e le ricadute di inquinanti verso l’ambiente esterno.

Nella replica, la consigliera Santoro si è augurata che i controlli siano davvero effettuati perché “secondo i cittadini è probabile che il vento giri e che l’aria sia nociva”.

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