30/03/2015

SCUOLA / 2 – IL DIBATTITO SULLE AZIONI ANTI-DISPERSIONE

L’interrogazione in Consiglio comunale è stata trasformata in interpellanza. Gli interventi di Pd e Per me Modena. La replica della consigliera Querzè

L’interrogazione sulla dispersione scolastica e l’orientamento proposta dalla consigliera Adriana Querzè di Per me Modena è stata trasformata in interpellanza su richiesta di Grazia Baracchi (Pd) che è intervenuta sul tema del “consiglio orientativo” che i docenti della scuola media danno ai genitori, osservando che molto spesso “le famiglie lo vivono più come un giudizio o un’etichetta che come, appunto, un’indicazione per la scuola superiore data da chi conosce il ragazzo e le sue competenze. Per questo – ha affermato Baracchi – le famiglie andrebbero maggiormente coinvolte in tutto il percorso di orientamento che dovrebbe iniziare prima, fin dalla seconda media, per essere efficace”. Al contrario, per Domenico Campana di Per me Modena, “quello dell’orientamento è in larghissima misura un problema di formazione degli insegnanti, rimasti fermi a un concetto vecchio per cui chi è bravo va al liceo e poi si scende per gradi fino al professionale. I metodi di insegnamento non riescono a tenere il passo delle nuove tecnologie e delle nuove agenzie educative a cui fanno riferimento i ragazzi. Serve un orientamento per gli insegnanti e questo potrebbe essere un compito che si assume l’ente locale”.

Nella replica, la consigliera Querzè, dichiarandosi non soddisfatta, ha affermato che in sostanza “il Comune non ha fatto nulla” spiegando che tutte le iniziative richiamate o riguardano la dispersione e non l’orientamento o fanno capo ad altri enti. “L’ordine del giorno – ha detto la consigliera – chiedeva al Comune di svolgere un ruolo anche rivolgendosi a scuole che non siano di sua competenza diretta, tenendo conto della revisione delle Province e in un’ottica di rapporto scuola-territorio. La risposta ha aggirato il problema e non è stato dato seguito all’ordine del giorno. Adesso c’è un anno di tempo per l’orientamento, spero che il Comune metta in campo qualche iniziativa”.

Concludendo il dibattito l’assessore Cavazza ha sottolineato che “l’Amministrazione ha affrontato seriamente il problema dell’orientamento dandosi un ruolo di coordinamento dei soggetti che si occupano della questione, attraverso la costituzione di un tavolo composito, con un piano di lavoro nel quale sono coinvolti tutti i soggetti in una logica estensiva, dagli zero anni in su”.

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