22/05/2015

SÌ A ODG PER INCREMENTARE LE AZIONI A FAVORE DEI CELIACI

Unanimità del Consiglio comunale sul documento proposto da Marco Cugusi di Sel

Incrementare le azioni a favore dei cittadini celiaci, verificando le criticità rilevate sul territorio modenese, come la scarsità di esercizi che offrono alimenti “gluten free” e la segnalazione di mense e self service che risultano totalmente sprovvisti di una tale offerta. Controllare in particolare che i locali aderenti al progetto “Etico e tipico” siano in regola con tutti i criteri previsti, tra i quali appunto la proposta di menù senza glutine, con conseguente perdita del marchio nel caso contrario. Sono due delle richieste contenute nell’ordine del giorno proposto da Marco Cugusi di Sel, che ha evidenziato che nella provincia di Modena i celiaci sono 2.684 e risultano in crescita costante, e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 21 maggio. Il documento è stato approvato dopo essere stato emendato su proposta del Movimento 5 stelle per esplicitare che spetta all’Ausl risolvere il problema del ritardo nei rimborsi ai piccoli esercizi per l’acquisto di alimenti senza glutine, e per invitare i locali che offrono menù “gluten free” a iscriversi al progetto “Alimentazione fuori casa” promosso dall’Associazione italiana celiachia (Aic). Respinto invece un emendamento del consigliere di CambiaModena Antonio Montanini per promuovere il mangiare sano e il cibo salutistico.

Il documento chiede inoltre all’Amministrazione di prevedere un ulteriore punto vendita di alimenti senza glutine, oltre a quello già presente, all’interno del mercato Albinelli “per sopperire alla scarsità dell’offerta in centro storico”; di valutare l’adozione, nelle scuole d’infanzia e primarie del Comune di Modena, del progetto “In fuga dal glutine”, finanziato con i proventi del 5 per mille, per informare e formare alunni e insegnanti; si sostenere il progetto promosso dall’Aic per un corso di formazione specifico per gli studenti delle scuole alberghiere; di prevedere iniziative sulla celiachia e l’educazione alla diversità alimentare all’interno del programma “I giardini del gusto e delle arti”; di garantire, nei grandi eventi sul territorio, l’offerta di un menù senza glutine.

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