02/10/2001

FARMACIE SPA, ORA C'E' ANCHE IL SI' DEL CONSIGLIO

CdA, il Polo abbandona l'aula per protesta al momento del voto
"Dirittura d'arrivo per la trasformazione delle Farmacie comunali in Spa. Ieri, lunedì 1° ottobre, il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza l'autorizzazione a procedere con tanto di via libera anche all'ultimo atto costitutivo, la firma davanti al notaio, previsto nei prossimi giorni. Con la stessa delibera è stata poi approvata la proposta del sindaco per la formazione del Consiglio di amministrazione: cinque consiglieri di cui tre di nomina comunale e due, a percorso ultimato, riservati al partner industriale. A rappresentare l'Amministrazione comunale saranno Maria Luisa Cantaroni, iscritta all'ordine dei dottori commercialisti di Modena di cui è anche presidente dal 1999, che nella nuova Spa rivestirà anche la carica di presidente; Francesco Ferraris di Celle, laureato in scienze economiche, esperto in materie finanziarie, e Tommaso Trenti, laurea in medicina e chirurgia, esperto in farmacologia clinica, membri del Consiglio di amministrazione. Proprio sulle nomine sono venute le critiche più dure da parte del Polo e di Modena a Colori che al momento del voto, per protesta, hanno abbandonato l'aula. Sono tutti stimati professionisti - hanno dichiarato - ma non possiamo accettare falsi coinvolgimenti all'ultimo momento. Il provvedimento è stato approvato da tutti i gruppi di maggioranza - dai DS ai Democrartici , all'Udeur - con il voto contrario di Rifondazione comunista che ha contestato la scelta di privatizzare un servizio così socialmente importante quale è quello delle farmacie. La nuova società a maggioranza pubblica si chiamerà "Farmacie comunali di Modena Spa" e gestirà dal prossimo 1° gennaio tutte le 12 farmacie comunali. Dopo la consegna nei giorni scorsi della perizia giurata che fissa in oltre 61 miliardi il valore di conferimento delle 12 farmacie e la sottoscrizione dell'accordo sindacale per il trasferimento dei dipendenti comunali nella nuova Spa, si chiude, così, la prima fase di trasformazione in Spa della attuale gestione in economia. La seconda definitiva fase prevede - come è ormai noto - la individuazione di un partner industriale per una quota pari al 39% e la partecipazione tramite azionariato diffuso del restante 10% in offerta pubblica di vendita riservata ai farmacisti dipendenti, ai dipendenti comunali e ai cittadini residenti nel Comune di Modena. Il valore massimo acquistabile in azioni dall'offerta pubblica di vendita sarà di 100 mila euro per i cittadini residenti e per i dipendenti, mentre sarà di 200 mila euro per i dipendenti del settore farmacie. Particolarmente significativo, infine, l'indirizzo espresso dalla delibera sull'impiego delle possibili risorse ottenute dalla cessione del 49% delle quote azionarie di proprietà del Comune: saranno destinate ad investimenti nei campi, sociale, delle opere pubbliche, e in progetti e programmi per il miglioramento della qualità dei servizi e della vita. Illustrando la proposta di delibera l'assessore alla sanità e servizi sociali, Alberto Caldana, ha ricordato che l'obiettivo principale della trasformazione in Spa è quello di coniugare efficienza ed equità alle necessità della popolazione, soprattutto garantendo nel migliore dei modi i prodotti distribuiti e accompagnandoli con informazioni sul loro utilizzo per un modello di farmacia che dovrà sempre più qualificarsi come presidio socio sanitario. "

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