24/03/2001

MANCA L'ACQUA IN PALESTINA, MODENA RACCOGLIE FONDI

Per la giornata mondiale, che si celebra domenica 25 marzo, Comune e associazioni lanciano una sottoscrizione e aprono un conto corrente. Servono almeno 50 milioni
"Con uno stanziamento di 5 milioni di lire e il lancio di una sottoscrizione Modena risponde alla richiesta di aiuto del piccolo villaggio palestinese di Ain Arik, in Cisgiordania, che ha assoluta necessità di acqua potabile per gli usi domestici, per l'allevamento del bestiame e per le coltivazioni. La proposta viene formulata in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, che si celebra domenica 25 marzo, dall'assessorato ai Servizi sociali del Comune, dalla Piccola famiglia dell'Annunciata, dalla Caritas diocesana, dal Comitato Modena incontra Jenin e da Overseas. Ad Ain Arik, un villaggio di un migliaio di abitanti a una decina di chilometri a nord di Gerusalemme, ha sede la comunità monastica della Piccola famiglia dell'Annunciata, fondata da don Giuseppe Dossetti e frequentata ogni anno da numerosi volontari modenesi. Proprio il responsabile della comunità si è fatto portavoce della richiesta: il rigido controllo delle fonti idriche da parte israeliana costringe infatti il villaggio a realizzare l'allacciamento ad una nuova rete idrica e ad individuare nuove fonti di approvvigionamento. Per coprire i costi del progetto, che ammontano a 50 milioni di lire, il Comune di Modena - che ha già destinato 5 milioni .- e le associazioni invitano imprese e cittadini a dare il loro contributo. Per l'occasione è stato aperto il conto corrente n. 511120 intestato a "Overseas ' Pozzo di Ain Arik" presso la Banca Popolare Etica ABI 5018 - CAB 12100. Nel villaggio di Ain Arik l'Associazione della Piccola famiglia dell'Annunciata, la Caritas diocesana, Il Centro sportivo italiano, il Comune di Modena, l'organizzazione non governativa Overseas stanno inoltre cercando una sede per il Comitato civico, con sala polivalente per riunioni e biblioteca, e acquisteranno un'area da adibire a campo sportivo e ricreativo per i giovani del paese. Sempre in Palestina, un progetto riguarda Jenin, città della Cisgiordania con 150 mila abitanti, dove dal 1996 un Comitato che riunisce varie espressioni dell'associazionismo e del volontariato modenese (coordinato da Nexus-Cgil e sostenuto dal Comune) favorisce l'occupazione femminile attraverso la realizzazione di laboratori tessili. Modena sta "esportando" a Jenin anche la propria esperienza nel campo delle politiche per l'infanzia e quest'anno sosterrà con 20 milioni un progetto della Regione Emilia-Romagna che prevede la ristrutturazione di 15 scuole materne e la realizzazione di due asili pilota che stabiliranno rapporti di gemellaggio con analoghe strutture modenesi. Dal 1996 ad oggi il Comune ha investito a Jenin poco meno di 50 milioni. "

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