31/07/2001

VIA AI CANTIERI DELLA NUOVA LINEA MILANO-BOLOGNA

Delibera della giunta. Saranno 3 le strutture di Tav e Cepav che saranno progressivamente attivate. Definite regole per ridurre gli impatti
" La giunta comunale di Modena ha approvato nei giorni scorsi il piano di cantierizzazione proposto dal Consorzio Cepav per l' insediamento delle aree di cantiere necessarie per la realizzazione del quadruplicamento veloce della linea ferroviaria Milano - Bologna. I cantieri sul territorio del Comune di Modena saranno 3 e saranno progressivamente attivati nei prossimi mesi sulla base di ulteriori e specifici atti autorizzativi previsti per ogni singolo intervento. La delibera della giunta autorizza anche la realizzazione della pista che fiancheggia tutto il futuro tracciato ferroviario. Tale pista, che sul territorio del nostro Comune avrà una lunghezza di 12 chilometri, servirà al transito dei mezzi, al collegamento tra i cantieri e all'avanzamento dei lavori, riducendo così al minimo le interferenze con la viabilità ordinaria. "Siamo arrivati a concedere questa autorizzazione - spiega l'assessore ai trasporti Nerino Gallerani - solo dopo aver acquisito certezze e garanzie su diversi aspetti che ritenevamo fondamentali. In primo luogo, dopo i ritardi che, anche per motivi esterni, si erano maturati dal '98 ad oggi, - come il lungo dibattito tra Soprintendenze diverse sull' intersezione tra Via Emilia e Variante alla linea storica, - le FS e TAV hanno ribadito e confermato la sistematicità ed unitarietà degli interventi per il nodo di Modena, sia relativamente al traffico passeggeri che al trasporto merci, comprendendo sia la parte ferroviaria che quella delle opere stradali e sulla viabilità. Da parte di TAV e RFI (la nuova società di FS preposta alle infrastrutture) è stato assunto un preciso impegno a sottoscrivere un accordo integrativo per la definitiva calibratura delle fasi e dei tempi di realizzazione del nuovo scalo merci di Marzaglia, del quale è già stata avviato il percorso progettuale, dopo una prima presentazione del lay out alle categorie economiche, avvenuta il 14 giugno scorso. Già dal 16 maggio, invece, il Ministero dell'Ambiente aveva dato, definitivamente, "luce verde" alla Variante alla Linea Storica, fornendo alcune ulteriori prescrizioni integrative, di poco conto, che potranno essere recepite direttamente nel progetto esecutivo. Anche in questo caso si è già al lavoro per l' adeguamento del progetto, in modo da garantire la sostanziale contestualità della entrata in funzione del sistema. Si è poi in una fase ormai molto avanzata di risoluzione dei problemi legati agli espropri, al punto che, sempre relativamente a Modena, un 20% degli impattati ha già ricevuto in pagamento l'80% dell'indennizzo. Il terzo aspetto è che abbiamo definito con Tav e Cepav una serie di precise garanzie e regole sull'attivazione dei cantieri e la realizzazione della pista. Cepav si è in particolare impegnato, con uno specifico protocollo aggiuntivo, a mettere a disposizione del Comune, secondo una precisa scansione temporale, tutti gli elementi conoscitivi necessari per l' esercizio delle funzioni di tutela e garanzia degli impattati e delle proprietà interferite, nello spirito degli accordi procedimentali già sottoscritti, ma tenendo conto anche delle opportunità offerte dalla L.R. 38/98, che consente - a determinate condizioni - la ricostruzione degli edifici abitativi direttamente interferiti dalle nuove infrastrutture, o dichiarati oggettivamente incompatibili. Inoltre sono stati pressochè ultimati i progetti riguardanti, rispettivamente, il verde di inserimento paesaggistico e mitigazione dell' impatto visivo, e la ricostituzione della viabilità minore interferita, le cui scelte sono state passo passo sottoposte alle associazioni professionali agricole e discusse con le proprietà interessate. Con la consegna degli elaborati integrativi richiesti, entro settembre potrà essere chiuso anche il discorso sull' elettrodotto di servizio, almeno in termini di nulla osta preliminare da parte del Comune, non essendo tuttavia l' Ente Locale il soggetto preposto al rilascio dell' autorizzazione dell' Opera. Si è concordato inoltre che, nelle diverse fasi, sarà sviluppata una specifica azione di informazione rivolta in particolare ai cittadini più direttamente interessati". I tre cantieri modenesi sorgeranno a Lesignana (cantiere n. 30) , a Villanova (cantiere n. 31) e ad Albareto (cantiere n. 32). La superficie complessiva sarà complessivamente di 315 mila metri quadrati (100 mila metri il cantiere 30, - diviso in due lotti, - 170 mila il cantiere 31 - che essendo destinato all' "armamento" sarà avviato solo tra un paio d' anni, - e 40 mila il cantiere 32). I lavoratori complessivamente impegnati saranno circa 370, così suddivisi 120 persone nel cantiere 30, 150 nel cantiere 31 e 100 nel cantiere 32, una parte dei quali alloggerà direttamente nei cantieri stessi, nelle apposite strutture che saranno predisposte. Quanto alla pista di collegamento, avrà una larghezza media di 7 metri e, come da accordi sottoscritti, sarà in larga parte bitumata, specie nei pressi di incroci con la viabilità ordinaria (le piste servono proprio a ridurre al minimo l'utilizzo della viabilità ordinaria per i lavori dei cantieri). Le ditte hanno poi acquistato delle idropulititrici per garantire la pulizia delle intersezioni. In periodi in cui la produzione di polvere sarà particolarmente significativa, verranno sistematicamente bagnate le aree interessate dal passaggio dei mezzi. Negli accordi è specificato che i mezzi di cantiere hanno diritto di attraversamento ma non di transito sulle strade comunali. "

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