31/08/2001

A MODENA UNA COMUNITA' CON MILLE ANNI DI STORIA

La presenza ebraica in città si fa risalire al 1025. Un tempo funzionavano tre sinagoghe
La presenza ebraica a Modena si fa risalire al 1025, anche se i primi documenti ufficiali sono del 1393, quando si stabilirono in città alcuni prestatori provenienti da Perugia, Rimini e Fermo. Con il trasferimento della corte estense da Ferrara a Modena, nel 1598, molti ebrei seguirono i duchi e la comunità raggiunse le mille persone. Nell'area di piazza Mazzini, dove nel 1638 fu istituito il ghetto, funzionavano tre sinagoghe - una di rito italiano, una di rito tedesco e una di rito spagnolo - e una famosa scuola di studi ebraici e cabalistici frequentata anche da importanti studiosi come Abramo Graziani, Aaron Berechiach da Modena, Abramo Rovigo e Israele Cohen. Divelte momentaneamente le porte del ghetto con l'occupazione francese del 1796, fu solo con l'annessione di Modena al Regno d'Italia, nel 1861, che per gli ebrei iniziò il periodo dell'emancipazione. In quell'anno la comunità contava ancora mille persone, che si ridussero a 474 nel 1931 e a 185 nel 1945. La presenza ebraica in città è testimoniata anche dall'elevato numero di frammenti di codici ebraici rinvenuti negli archivi locali (circa la metà dei 6 mila censiti nel territorio nazionale) e dalle oltre 250 pergamene provenienti da manoscritti ebraici medievali smembrati e riutilizzati dai legatori modenesi come copertine e legature di registri secenteschi. Lo stacco e il restauro delle pergamene, avvenuti a cura dell'Archivio storico comunale, hanno consentito il recupero di pagine di eccezionale importanza per l'antichità e la rarità dei manoscritti dai quali provengono, databili tra i secoli XI e XV.

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