06/08/2001

VELOCITA', PRIMA CAUSA DI MORTE SULLE STRADE

Il parere dell'assessore Mauro Tesauro sulla proposta del ministro Lunardi
" "Se passasse la irresponsabile proposta del ministro Lunardi di portare il limite sulle autostrade di 160 Km/h verrebbe vanificato il lavoro di promozione della sicurezza stradale che con un grande dispendio di energie si sta realizzando nel nostro Paese. I dati degli incidenti sulle strade dell'ultimo fine settimana (27-29 luglio) sono terrificanti: 72 morti e 1600 feriti. Secondo la Polizia stradale circa il 40% degli incidenti con esito mortale è dovuto alla velocità, con buona pace del ministro! Di fronte ad una simile catastrofe come si può pensare di innalzare i limiti di velocità' L'obiettivo minimo sarebbe quantomeno quello di far rispettare almeno gli attuali. Nei confronti dei giovani i messaggi devono essere univoci; non si può da una parte comunicare con loro sull'adozione di stili di guida sicura, centrati soprattutto sulla moderazione della velocità e dall'altra proporre esattamente il contrario. Il nostro Assessorato - nell'ambito del sistema degli interventi promossi a livello comunale e provinciale - è impegnato quotidianamente a confrontarsi con i giovani sui loro luoghi di aggregazione e a proporre stimoli per sensibilizzare alla prudenza e all'attenzione ai rischi derivanti soprattutto dallo "sballo". Non si fanno paternali, ma con un dialogo alla pari si fa riflettere sui rischi per la guida derivanti in particolare dall'abuso di alcol e altre sostanze. In questi mesi estivi, presso la manifestazione estiva "Circoli e Cortili" e nelle compagnie giovanili (quelle che si ritrovano nelle strade e nelle piazze) nostri operatori sono impegnati in una azione di prevenzione. Si tratta di un'attività che sensibilizza i ragazzi ad una maggiore riflessione sulla strada e tenta di incidere sul mito "a me non succederà mai un incidente". Gli strumenti che si utilizza sono gli stessi da un po' di tempo a questa parte: a) l'etilometro, che si dimostra uno stimolo efficace per sensibilizzare i giovani ad adottare comportamenti di guida sicura. Circa 500 giovani a Circoli e Cortili hanno usato l'etilometro prima di rimettersi alla guida e i nostri operatori li hanno invitati ad aspettare quando i livelli alcolici era al di sopra dello 0,8 g/l; b) il driver test che disegna il profilo di guida attraverso quattro prove; questo stimolo è proposto da una psicologa specificamente formata che già da alcuni anni è impegnata su questo fronte in collaborazione con il nostro Assessorato. Nel mese di luglio appena concluso sono stati coinvolti circa 60 giovani con l'attività del driver test, di cui: nelle compagnie giovanili 28 ragazzi - 25 maschi, 3 femmine, età media 22 anni circa, in prevalenza lavoratori -; presso i circoli e circoli, in sole 5 serate di attività dello strumento 31 giovani - 6 femmine e 25 maschi, età media 30 anni circa, prevalentemente diplomati e quasi tutti lavoratori - . Sulla base dei risultati del driver test elaborati dalla dottoressa Morena Gianotti, si evidenzia un'interessata partecipazione al driver test ai Circoli e Cortili come nei gruppi giovanili. La differenza di rilievo è che nei gruppi il test viene superato dalla maggior parte dei ragazzi senza grosse difficoltà mentre ai Circoli, complice l'avere bevuto un po' troppo, spesso si evidenziano risultati che, in Spagna (Paese in cui il driver test è obbligatorio per conseguire la patente), si tradurrebbero come una non idoneità alla guida. Come già è risultato in precedenti attività, circa la metà dei soggetti contattati ai Circoli risulterebbe non idoneo alla guida, in particolare la compromissione maggiore è nella terza e quarta prova ovvero rispettivamente la prova che misura i tempi di reazione e la prova che misura la capacità di mantenere la concentrazione in situazioni monotone come l'autostrada, lunghi rettilinei o strade percorse ripetutamente, quelle situazioni insomma in cui si "va in automatico", si guida dando per scontato il tragitto, ci si distrae e di fronte ad un imprevisto non si è pronti per reagire. Effettivamente la capacità di mantenere la concentrazione ed i tempi di reazione sono quegli aspetti che maggiormente vengono compromessi se il tasso alcolemico supera i limiti consentiti. Ancora, emerge che i soggetti con alcolemia superiore a 0.8 g/l misurata con l'etilometro non sono in grado di superare la prova di guida a dimostrazione del fatto che vi è una grave compromissione delle abilità cognitive necessarie alla guida. Qualcuno dichiara di avere intenzione di mettersi alla guida in quelle condizioni sottovalutando la pericolosità della situazione. Grazie al test possiamo fornire al soggetto le prove della sua incapacità, cosa altrimenti difficilmente dimostrabile, e lo invitiamo ad aspettare il tempo necessario per smaltire l'alcol bevuto prima di rimettersi alla guida. Qualcuno incredulo ripete la prova in momenti diversi per vedere se variando l'alcolemia variano i risultati, così è. Il nostro intervento fa anche di più perché come è già capitato offre l'occasione a chi è consapevole di avere un problema con il bere di poterne parlare ed avere informazioni sui servizi preposti senza nulla demonizzare. In sintesi, dalle indicazioni che traiamo da questo lavoro, risulta chiaro quanto sia necessario con i giovani mantenere aperti dei canali di comunicazione per promuovere la sicurezza stradale e quanto sia importante sensibilizzare a comportamenti all'insegna della prudenza e della consapevolezza dei rischi e dei pericoli. In questo senso tutti i messaggi provenienti dalle istituzioni dovrebbero andare in questa direzione. Promuovere invece la velocità - che è dimostrato essere uno dei fattori che causano gli incidenti più devastanti - significa promuovere il mito del "a me tanto non succederà mai", che non è certo un fattore protettivo per la vita dei giovani. Speriamo, quindi, che quello del Ministro Lunardi sia solo un bel pesce d'aprile, giunto però decisamente fuori tempo massimo". L'Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Modena Mauro Tesauro "

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