19/06/2002

SCHEDA/QUATTRO SCENARI PER CHI CHIEDE AIUTO

Richiedenti asilo Chi ha presentato domanda di asilo ed è in attesa di una decisione da parte delle autorità del paese ospitante (in Italia la Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato). Nel periodo di attesa, i richiedenti hanno diritto all'assistenza sanitaria e all'istruzione per i minori. Non sono consentite attività lavorative. Secondo la convenzione di Dublino, lo Stato competente a esaminare la domanda di asilo e il primo Paese in cui il richiedente arriva. Rifugiati Sono persone alle quali il Governo italiano concede lo status di rifugiato perché perseguitate nel proprio paese per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le proprie convinzioni politiche. I rifugiati possono lavorare e hanno diritto alla stessa previdenza sociale dei cittadini italiani. Dopo 5 anni di residenza possono chiedere la cittadinanza italiana. Protezione per motivi umanitari Se la Commissione non concede lo status di rifugiato politico, ma ritiene comunque inopportuno il ritorno del richiedente al paese di origine a causa di guerre o altre situazioni pericolose, dà indicazione alla Questura di concedere un permesso di soggiorno per protezione umanitaria. Tale condizione persiste finché dura la condizione di pericolo. Ai titolari di tale protezione è consentito lavorare e nei loro confronti viene realizzato un intervento di sostegno analogo a quello rivolto ai rifugiati. Protezione temporanea Quando si verificano massicci flussi di profughi provenienti da un paese nel quale esiste una situazione di grave pericolo, possono essere rilasciati, in seguito a un apposito decreto governativo, permessi di soggiorno per protezione temporanea. Al termine del periodo di protezione, su indicazione del Governo, il permesso potrà essere convertito in altro titolo di soggiorno. Ai titolari è in genere consentito svolgere attività lavorative e nei loro confronti viene realizzato un intervento di sostegno analogo a quello rivolto ai rifugiati.

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