29/06/2002

SERATE ESTENSI - SABATO 29 GIUGNO 2002

I Calcianti di Modena si aggiudicano la gara di Calcio Storico Punteggio finale: cinque 'cacce' a due e mezzo
Una partita appassionante, quella che si è svolta venerdì sera in Piazza d'Armi/Novi Sad nell'ambito delle Serate Estensi. Il pubblico sugli spalti, numerosissimo, sembrava quasi essersi dimenticato che in campo non c'erano Vito Grieco e compagni, bensì gli agguerriti 'calcianti' in costume delle quattro circoscrizioni comunali e della Polizia di Stato, schierati contro la squadra di San Felice sul Panaro. Il tifo e la partecipazione, persino i cori da stadio, erano gli stessi che si sentono al Braglia nelle giornate decisive. E i gialloblu non hanno certo sfigurato: hanno dominato l'incontro sin dall'inizio, terminando sul 5 a 2 e mezzo. Non cinque reti però, bensì 'cacce': il gol, nel calcio storico, consiste infatti nel 'cacciare' il pallone oltre il limite del campo avversario, ed è gol pieno se avviene entro i confini dell'area, solo a metà se li oltrepassa. In campo, inoltre, non c'erano gli undici giocatori canonici, né i cinque delle più ristrette formazioni da calcetto, bensì ventidue uomini schierati contro altrettanti avversari, che, dopo il fischio, anzi, la cannonata d'inizio, si sono avvinghiati l'uno all'altro per impedire le azioni di attacco. Ci si azzuffa e si rotola nella sabbia, in un misto tra calcio vero e proprio, rugby e lotta libera. Ma è proprio in questo che consiste la spettacolarità dell'evento, sul cui andamento vigilava un arbitro di gara d'eccezione, Alessandro Guazzaloca, preparatore atletico della Nazionale di pallavolo. La partita è stata seguita anche dai Nobili di Modena e di Ferrara, che avevano partecipato al corteo storico introduttivo e si erano poi accomodati nelle tribune: nei panni della Duchessa di Modena, vestiti ogni sera da un 'vip' diverso, c'era l'onorevole Paola Manzini. E dopo l'incontro di calcio, un finale - è proprio il caso di dirlo - col botto: calcianti, pubblico, dame e cavalieri in costume sono stati rapiti dai fuochi d'artificio lanciati dal parco Novi Sad. Una pioggia di scintille colorate e girandole impazzite, accompagnate dall'inno alla Gioia di Beethoven.

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