11/06/2002

SPECIALISTICA, ABBREVIARE I TEMPI DI ATTESA

Approvato un Ordine del Giorno della Maggioranza di Rifondazione Comunista Pollice verso per una mozione di Fi per nuove convenzioni con il privato.
"Servono nuove politiche d'intervento per ridurre le liste di attesa per prestazioni e visite specialistiche e decongestionare i pronto soccorsi. A chiederlo all'Usl è il Consiglio comunale di Modena che, con un Ordine del giorno illustrato in aula dal consigliere Stefano Bellentani (Democratici) e sottoscritto dalla maggioranza e da Rifondazione comunista, invita l'Azienda sanitaria modenese a mettere in atto programmi e percorsi organizzativi all'altezza delle attese dei cittadini. Il documento, fortemente criticato dal Polo "per l'assoluta genericità della proposta", chiede poi una maggiore conoscenza e trasparenza sui percorsi e i tempi di attesa, ma soprattutto, invita il direttore generale dell'Ausl di Modena a riferire al Consiglio entro sei mesi e poi con frequenza annuale sulle azioni intraprese e sui risultati raggiunti. Pollice verso, invece, per una mozione di Fi - prima firmataria Olga Vecchi - che sullo stesso tema proponeva, tra l'altro, l'attivazione di nuove convenzioni ed accordi pubblico-privati e l'investimento da parte dell'Ausl di maggiori risorse per l'acquisto di moderne macchine e strumentazioni d'indagine. Alla proposta non sono bastati i voti di Fi, An e Udc. Maggioranza e Rc hanno respinto l'intera mozione, a loro dire, "priva di qualsiasi riferimento alle necessarie politiche di integrazione con gli operatori presenti sul territorio in modo da rafforzare la capacità di lavorare in rete". Quello della maggioranza è un Ordine del Giorno generico, ma soprattutto senza alcun interlocutore disponibile, ha detto, Paolo Casolari (An), intervenendo nel dibattito. Parlare al direttore generale dell'Ausl è come relazionare con un muro. Ha già dimostrato non solo di non voler fare alcun rendiconto ma anche di non volersi confrontare con le Istituzioni. I tempi di attesa - ha esordito Pietro Roversi (Ds) son un problema reale. E' demagogico, però, pensare di risolvere il tutto solo aumentando il numero delle prestazioni. Assieme a questo è necessario analizzare la domanda per avviare percorsi di selezione, primi fra tutti quelli già da qualche tempo attivati a favore delle prestazioni urgenti. Nell'Odg della maggioranza, ha detto Adriano Dallari (Fi), ho visto solo generici "tavoli di concertazione", appelli per l'avvio di percorsi più snelli. In nessun passaggio si chiedono maggiori stanziamenti, aumenti di organico, nuovi supporti tecnici. Si chiede solo aria fritta. Di ben altro parare Ferdinando Tripi (Ds) che, pur riconoscendo la presenza del problema "lista di attesa", certamente da affrontare, non possono essere taciuti i risultati già raggiunti con l'istituzione dei percorsi per l'emergenza. A Modena, è bene ricordare che su 12 prestazioni anno per cittadino, ben 10 vengono garantite dalla struttura pubblica. Marta Andreoli (Rc), infine, dopo aver bocciato a tutto campo la mozione di Fi, ha criticato l'assenza nell'Ordine del Giorno della maggioranza di ogni riferimento al problema del rapporto pubblico privato e del perché nel pubblico le attese sono quasi obbligate mentre con il privato la prestazione è garantita quasi in tempo reale. La realtà è che si va verso un sempre maggiore smobilizzo del pubblico e questo non può essere accettato. Anche per questo il mio voto all'odg della maggioranza non può andar oltre l'astensione. "

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