31/07/2002

GLI INCIDENTI' COLPA DI AUTOMOBILISTI DISTRATTI

I risultati di un sondaggio sulla sicurezza stradale promosso dal Comune. I cittadini hanno idee chiare sulle responsabilità, ma sottostimano la portata del fenomeno
Per il 65,7% degli intervistati spostarsi è una necessità. Per l'89,1% la prima causa degli incidenti stradali a Modena è il comportamento delle persone, e per il 71,7% comportamento significa distrazione. Per il 72,9% occorre prendere iniziative per contenere la velocità che, per un 89,7%, è la causa principale dei danni alle persone negli incidenti. Ma se sulle cause degli incidenti (e sulle dirette responsabilità dei comportamenti di chi guida) i modenesi hanno le idee chiare, non altrettanto si può dire sulle stime quantitative del fenomeno incidenti. Oltre il 43% non risponde a domande che chiedono di dare indicazioni sul numero di incidenti e di feriti. E tra chi risponde emerge una sottostima evidente del problema. Sono queste le principali indicazioni che emergono dal sondaggio sulla sicurezza stradale, promosso dal Comune di Modena ed affidato a Databank. Il sondaggio è stato svolto nei mesi di aprile-maggio 2002 su un campione di 1006 persone di età compresa fra i 15 e i 70 anni, in proporzione all'universo dei cittadini per la stessa fascia d'età, per genere e per circoscrizione di residenza. Il sondaggio rientra in una più ampia azione sui temi della sicurezza stradale che il Comune ha promosso nei mesi scorsi, nell'ambito dei Piani per la salute. Nel questionario i problemi legati al traffico sono indicati soprattutto per un aspetto quantitativo (troppe auto per il 41,9%, pochi parcheggi per il 37%). Fortemente avvertito, sempre come problema derivante dal traffico, è il tema dell'inquinamento (33,4%), anche se non manca un'attenzione ad altri aspetti, in primo luogo l'educazione stradale (21,5%). Gli intervistati dichiarano il prevalente uso dell'auto privata (61,1%) rispetto ad altri mezzi di trasporto (al secondo posto c'è la bici col 18,4%, mezzi di trasporto pubblici il 7,8%, a piedi il 6,8%, con ciclomotore o moto il 5,7%). Sull'uso dei mezzi sono comunque rilevanti le differenze fra le diverse fasce d'età. Il muoversi quotidiano è considerato prevalentemente una necessità (per il 65,7%), più che una libertà (19,8%) o un diritto (11,5%). La sicurezza stradale non è avvertita come una emergenza particolare. Incide sicuramente il livello di conoscenza che risulta abbastanza basso: il 43,9% degli intervistati infatti (soprattutto i meno giovani) non sa o non risponde alla richiesta di una stima del numero di incidenti gravi ogni anno a Modena. Quando la risposta viene formulata è comunque sottodimensionata rispetto alla realtà. Il 40,3% risponde infatti che gli incidenti stradali con morti e feriti sono meno di 500, contro un dato reale, nel 2001, di 1652. La fascia di età più colpita da incidenti gravi, nella realtà, risulta essere quella tra i 25 e 44 anni, mentre la maggior parte degli intervistati (il 62,9%) indica come più colpita la fascia 18 - 24 anni. Vi è dunque un aspetto legato alla conoscenza/informazione, in particolare alla dimensione quantitativa del tema sicurezza stradale. Altro elemento che emerge dal sondaggio, a conferma di uno scarto fra percezione degli intervistati e dati rilevati degli incidenti, riguarda il tipo di strade maggiormente pericolose, con una marcata sottovalutazione dei rischi legati alle strade urbane, nelle quali avviene in realtà l'86,5% degli incidenti, contro il 5,7% delle tangenziali e il 5% delle strade extraurbane. Ma per gli intervistati la ripartizione tra questa strade è assai diversa: 33,4% sulle urbane, 30,1 sulle extraurbane e 28,4% sulle tangenziali. Come citato all'inizio, il comportamento delle persone alla guida (disattenzione e scorrettezza) e la velocità eccessiva sono i due aspetti maggiormente percepiti come causa di incidenti Gli intervistati non hanno esitato ad assumere (come automobilisti) la principale responsabilità degli incidenti, non scaricandola sulle condizioni delle strade o su quelle atmosferiche ecc. Tra le possibili azioni da intraprendere per aumentare la sicurezza, gli intervistati indicano interventi su più piani: al primo posto interventi di educazione stradale (attribuendo un voto da 1 a 10 la media è 8); seguono la manutenzione delle strade (voto 7,3) e l'incremento delle aree pedonali e ciclabili (voto 7,1). Sono ritenute meno necessarie azioni quali l'aumento di strumenti automatici di controllo (voto 5,7) e di maggiore informazione sulle sanzioni (voto 6).

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