07/11/2003

UNA MOSTRA PER PREVENIRE E BATTERE LA SPINA BIFIDA

Si tratta di una patologia invalidante che colpisce un bimbo ogni milleseicento Da domani al 21 novembre un'esposizione di foto nella Sala del Paradisino.
Domani, sabato 8 novembre alle 11, alla Sala del Paradisino in corso Cavour 52 inaugura la mostra fotografica 'Sorrisi e abbracci', promossa da GASBI (Genitori Associati Spina Bifida Italia) con il patrocinio del Comune di Modena e del Segretariato Sociale della RAI. La mostra (realizzata grazie al contributo di alcuni sponsor tra cui Italia Salumi S.p.A e alla collaborazione dell'amministrazione comunale che ha messo a disposizione i locali) sarà visitabile dall'8 al 21 novembre nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. All'inaugurazione della mostra sarà presente l'assessore alle Politiche Ambientali Mauro Tesauro. Le immagini, scattate dall'obiettivo del fotografo d'alta moda Marco Maria Lussuoso, ritraggono bambini e adolescenti portatori di Spina Bifida in alcuni momenti della vita quotidiana, senza drammatizzazioni o richiami pietistici, bensì cercando di coglierne la carica di umanità e gioia di vivere. GASBI si augura che il mondo delle scuole e in particolare le associazioni femminili partecipino all'evento che non è solo culturale, per ricordare l'importanza di prevenire questa grave patologia che può colpire tutte le donne in età fertile. La Spina Bifida è infatti una grave malformazione del midollo spinale che colpisce il feto durante le prime settimane di gravidanza e rende il nascituro disabile per tutta la vita. I bambini portatori di Spina Bifida, oltre a non poter camminare, spesso sono idrocefali e quasi tutti soffrono di incontinenza. Dalla Spina Bifida non si guarisce, ma molto si può fare per prevenire questa patologia e informare correttamente le donne in età di gravidanza. In Italia ogni 1600 nati uno è portatore di Spina Bifida, ma su 600.000 donne che ogni anno in media partoriscono solo il 5 per cento è al corrente del rischio di generare un bambino affetto da questa patologia e della terapia farmacologica da seguire per prevenirla. Sostenere la prevenzione e la ricerca contro la Spina Bifida, di cui si ignorano ancora le cause, costituisce un dovere morale al quale nessuno dovrebbe sottrarsi. GASBI è un'associazione di genitori con figli portatori di Spina Bifida che ha, fra gli altri scopi, quello di reperire risorse finanziarie per promuovere la prevenzione e sostenere la ricerca scientifica. Leo Gullotta, Claudia Mori e Gene Gnocchi sono i 'testimonial' della campagna d'informazione promossa all'associazione. Per informazioni si può telefonare a Giuseppe Bianchi, direttore delle relazioni esterne di GASBI. allo 0522/301771.

Azioni sul documento