25/03/2003

DISABILI: BARRIERE DA SUPERARE ANCHE NELLO SPORT

Approvato all'unanimità dal Consiglio comunale un OdG del gruppo Ds
"Anche gli impianti sportivi nella agenda delle iniziative per l'anno europeo dei disabili. L'iniziativa è del Consiglio comunale che, su proposta del gruppo Ds sottoscritta per l'occasione dai consiglieri Gino Montecchi, Ferdinando Tripi. Pietro Roversi ed Ercole Toni, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale si impegna la Giunta "ad elaborare quanto prima una proposta di interventi atti a garantire il superamento delle barriere architettoniche residue, facilitando quindi l'accesso agli spazi pubblici ed in particolare alle strutture sportive da parte dei cittadini disabili". Il documento, illustrato in aula dal primo firmatario, Gino Montecchi, con altrettanta decisione invita gli assessori competenti a definire con sollecitudine i meccanismi e l'entità delle risorse da destinare agli interventi. Diventa sempre più indispensabile - si legge nell'Ordine del giorno - alzare il tiro, puntare alla qualità delle cose che facciamo e pensiamo. La qualità passa dalla condizione di poter dare risposte articolate e condivise, sia nell'analisi che nelle proposte, affinchè non vi siano componenti della nostra comunità che vengano discriminate dalle nostre scelte. Particolarmente attento e condiviso il dibattito in aula. Per l'assessore allo sport, Raffaele Candini, molti degli impianti e delle strutture sportive comunali sono già stati adeguatamente strutturati per garantire pieno accesso ai disabili. Penso, per citare uno degli ultimi interventi, alla piscina Dogali e alle palestre scolastiche. Entro la legislatura completeremo gli "abbattimenti" in tutti gli impianti così come posso assicurare che nel progetto per l'ampliamento e la ristrutturazione del Raglia sono previsti percorsi specifici di accesso per i portato di handicap. Insieme alle barriere, però - ha poi concluso Candini - vogliamo sviluppare anche una politica di promozione delle opportunità sportive che associazionismo e comune in questi anni hanno attivato per ragazzi alle prese con disabilità, o meglio con abilità diverse. Vogliamo garantire a queste associazioni maggiori opportunità di comunicazione sia in termine di offerte sportive che di organizzazione partecipativa. Allo sport come occasione di sviluppo delle possibilità di crescita agonistico sportiva che come opportunità di socializzazione per tutti i ragazzi disabili ha fatto riferimento anche Ferdinando Tripi (Ds). Dalla scuola, come punto di partenza e di arrivo, deve estendersi sempre più una rete fatta di tante occasioni pubbliche e dell'associazionismo, programmate in sinergia per rispondere a tutte le diverse esigenze proposte dal altrettante diverse abilità. Morena Manfredini, assessore alla Pubblica Istruzione, ha ricordato l'ormai consolidata rete di servizi realizzata dal Comune per garantire sempre più alti livelli di integrazione nella scuola. Sono molte le esperienze in essere per un impegno di spesa annuo complessivo di oltre 2 milioni di euro. Penso in particolare agli insegnanti di sostegno, ma anche ai sussidi didattici e alle attività di inserimento a tutto campo. Quello di Ecole Toni (Ds) è stato un intervento tutto teso a sollecitare sempre maggiori attenzioni anche ai problemi legati alla mobilità di tanti portatori di handicap. Potersi muovere in sicurezza e senza ostacoli è un diritto che abbiamo il dovere di garantire. Penso ai marciapiedi, ma non solo ad essi, dove troppo spesso si trovano biciclette, auto o altre "barriere" tali da rendere ogni percorso come un vero e proprio slalom. Anche Ubaldo Fraulini (Ds) ha sollecitato maggiori attenzioni sul fronte delle ancora troppe barriere che limitano la libertà di movimento a centinaia di disabili. Assieme alle "barriere" però, trovo altrettanto importante sollecitare più forti attenzioni all'intero sistema dei servizi rivolto ai disabili e alle loro sensibilità valoriali. Gianni Ricco (Modena a Colori) ha invitato il Consiglio e la Giunta a ragionare con orizzonti che vanno ben al di là dell'occasione, pure significativa, offerta dall'anno europeo dei disabili. Dobbiamo costruire esperienze vere, piene di quotidiana normalità, capaci di guardare a queste persone non certo come a soggetti diversi ma a persone che hanno caratteristiche diverse. Per Ricci, poi, serve un ripensamento anche sul fronte degli interventi così detti d'appoggio per l'inserimento scolastico. Troppe volte più che ad inserire ci si preoccupa di non creare problemi alla classe. Anche di questo abbiamo bisogno di discutere. Per Achille Caropreso (Fi) infine, nelle politiche per l'inserimento dei disabili non può non essere considerata la famiglia. Una famiglia troppo spesso lasciata sola, che rischia di crollare, che ha bisogno - così come ha sottolineato Ricci - di essere aiutata, di essere coinvolta direttamente sia nella progettazione dei percorsi d'aiuto che nella gestione degli stessi. "

Azioni sul documento