27/03/2003

UN PITTORE EMILIANO NEGLI ANNI DELLA PESTE

Dal 29 marzo al 15 giugno Modena rende omaggio al più grande artista locale del primo '600 proponendo accanto ai suoi dipinti opere di Scarsellino, Guercino e Reni
"E' stato il più grande pittore modenese della prima metà del Seicento, un artista "molto studioso e di amorevole maniera" che si trovò a vivere e a lavorare negli anni della peste - proprio quella narrata da Alessandro Manzoni nei "Promessi sposi" - che nel 1630 provocò la morte di 4 mila degli oltre 17 mila abitanti della città, da poco divenuta capitale dopo il trasferimento degli Estensi da Ferrara. A Lodovico Lana (Codigoro 1597- Modena 1646) e alla sua opera, che si inquadra nel contesto artistico del primo Seicento emiliano, è dedicata la mostra "L'amorevole maniera", che dal 29 marzo al 15 giugno proporrà in tre sedi di Modena - la chiesa del Voto, la Galleria Estense e il Palazzo comunale - dipinti di soggetto religioso e profano, ritratti e incisioni (ingresso 6 euro, ridotto 4, informazioni al numero 059 200125 e al sito internet www.comune.modena.it/palazzodeimusei, visite guidate alla mostra e alla città barocca a cura di Gaiam, tel. 059 302563 - 349 1931875). Organizzata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Modena, dal Museo civico d'arte, dalla Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Modena e Reggio Emilia e dalla Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, la mostra curata da Daniele Benati e Lucia Peruzzi (organizzazione di Francesca Piccinini) propone, accanto ad opere di Lana, anche dipinti di Guercino, Reni, Scarsellino, Bononi, Schedoni, Loves e Stringa (il catalogo è pubblicato da Silvana editoriale). Nato a Codigoro e formatosi a Ferrara, probabilmente alla scuola dello Scarsellino, Lodovico Lana si trasferisce ben presto nella nuova capitale del ducato estense e realizza una personale sintesi tra il naturalismo del Guercino e l'idealismo del Reni, come traspare bene nelle opere degli anni Trenta, tra cui il gonfalone con "San Geminiano che raccomanda alla Vergine la città di Modena", conservato nel Palazzo Comunale, e la "Pala della peste" della Chiesa del Voto, traguardo artistico della sua produzione. I colti riferimenti al Reni, ormai pienamente diffusi nel ducato estense, anche grazie all'attività del Boulanger, si possono cogliere nella "Natività della Vergine", che tuttavia non abbandona sinceri rimandi a tratti descrittivi di domestica naturalezza, propri della cultura artistica ferrarese. Il momento più alto della produzione del Lana è rappresentato da veri capolavori come "Erminia e Tancredi" del Museo Civico di Modena e "Dedalo e Icaro" della Galleria Doria-Pamphili di Roma, che documentano la qualità raggiunta dall'artista nei dipinti di soggetto profano. La mostra si articola in tre sedi. La sezione ospitata nella Chiesa del Voto (via Emilia centro) è dedicata alle opere di soggetto religioso di committenza ecclesiastica e nobiliare. Al centro dell'unica navata si può ammirare la "Pala della peste", commissionata a Ludovico Lana dalla Comunità nel 1636. La stessa chiesa venne eretta per volontà della Comunità modenese al termine dell'epidemia manzoniana del 1630, come segno di ringraziamento alla Vergine della Ghiara per aver fatto cessare il contagio. La seconda sezione si trova alla Galleria Estense (Palazzo dei Musei, viale Vittorio veneto 5), dove nelle sale dedicate al Seicento emiliano, che costituiscono parte integrante del percorso di mostra, si può ammirare ciò che rimane della produzione di carattere profano del Lana, cioè dipinti di soggetto letterario e alcuni ritratti. Viene qui presentata anche la produzione grafica dell'artista, da collegare anche all'attività didattica che egli svolse nell'ambito della locale Accademica, soprattutto dopo la morte di Bernardino Cervi durante la peste del 1630. Le incisioni documentano anche alcuni dipinti di carattere profano andati perduti. La Sala del Vecchio Consiglio del Palazzo comunale di Modena ospita infine il gonfalone del Comune di Modena con "San Geminiano che raccomanda alla Vergine la città di Modena", dipinto nel 1633, mentre nel contiguo Camerino dei Confirmati è allestita una sezione storico-documentaria, curata dall'Archivio storico comunale, che illustra l'atteggiamento della Comunità nei confronti del contagio della peste e il rapporto di committenza con l'opera di Lana. L'amorevole maniera. Lodovico Lana e la pittura emiliana del primo Seicento Modena 29 marzo al 15 giugno Chiesa del Voto (via Emilia centro) Da martedì a venerdì: 10-13/15-19, sabato, domenica e festivi 10-19, chiuso il lunedì non festivo e il 1 maggio Galleria Estense (Palazzo dei Musei, viale Vittorio veneto 5) Da martedì a domenica 8.30-19,30, chiuso il 1 maggio Palazzo Comunale (piazza Grande) Tutti i giorni feriali: 8-19; festivi 15-19; chiuso il lunedì di Pasqua Ingresso Intero 6 euro; ridotto 4 euro Visite guidate alla mostra A cura di Gaiam (tel. 059 302563 - 349 1931875) Catalogo Silvana editoriale Informazioni Palazzo dei Musei tel.059 200125 www.comune.modena.it/palazzodeimusei Informazioni turistiche IAT, Via Scudari 12, Modena, tel. 059 206660 Prenotazioni alberghiere e pacchetti turistici Modenatur, Via Scudari 10, Modena, tel. 059 206688 "

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