09/12/2004

DECRETO SFRATTI, IL CONSIGLIO SOSTIENE LA RACCOLTA DELLE FIRME

Ok dalla maggioranza, contraria la minoranza, astenuta Modena a Colori
Il Consiglio comunale di Modena ha approvato con i voti favorevoli della maggioranza, quelli contrari di Alleanza Nazionale e Forza Italia e con l'astensione di Modena a Colori un Ordine del Giorno presentato da sei consiglieri (primo firmatario il capogruppo dei Ds Michele Andreana) con cui si decide di sostenere la raccolta delle firme in calce alla petizione popolare sul rilancio della politica abitativa, lanciata da Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet e Uniat. Nell'Ordine del giorno si chiede anche di impegnarsi ad 'attivare l'Anci ad adottare tutte le misure necessarie per l'affermazione del diritto alla casa e all'abitare e di chiedere al Parlamento la non conversione in legge del Decreto Sfratti (che dovrebbe entrare in vigore il 31 marzo 2005) o quantomeno una sua profonda e sostanziale modifica'. Michele Andreana (Ds), presentando il documento, ha sottolineato che è necessario andare 'al superamento del blocco degli sfratti, prorogato a marzo 2005. Senza misure alternative, però, si penalizzano le circa 50mila famiglie italiane disagiate e con presenza di portatori di handicap'. Secondo Dante Mazzi (Forza Italia) 'il decreto è un atto dovuto per porre fine all'interminabile serie di proroghe' e che 'è riferito esclusivamente a chi ha già avuto da tempo un provvedimento di sfratto'. Andrea Galli (An) ha invece precisato che il documento è 'solo una sterile accusa al governo', mentre Alvaro Colombo (Prc) ha evidenziato come 'il Decreto, se sganciato da atti collaterali, diventa un atto d'imperio'. Infine Baldo Flori (Modena a Colori), ha dichiarato di 'non condividere, ma di capire le motivazioni dell'Ordine del Giorno', invocando 'soluzioni strutturali al problema abitativo'.

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