07/04/2004

VOLA L'EDUCAZIONE PERMANENTE PER GLI ADULTI

Oltre 2000 gli iscritti; la sede di viale M. Kosica diventa più moderna e funzionale.
"Ha oltre 2000 iscritti appartenenti alle più diverse fasce d'età (i più anziani hanno superato i 64 anni); collabora con diversi enti istituzionali e di formazione, inoltre i suoi corsi sono certificati dall'Università per Stranieri di Urbino; a frequentarla sono studenti originari di 87 nazioni diverse. Stiamo parlando del Centro Territoriale Permanente (CTP) per l'educazione degli adulti (eda) di Modena, un'esperienza unica nel suo genere sia per quantità di classi (50 tra i gruppi del mattino e quelli del pomeriggio nel periodo settembre/febbraio e altrettanti nel periodo febbraio/giugno), che per pluralità e flessibilità dei percorsi didattici. Mercoledì 7 aprile, alle ore 18 - presenti il sindaco Giuliano Barbolini, gli assessori all'Istruzione Morena Manfredini e ai Lavori Pubblici Stefano Bonaccini - sarà inaugurata la rinnovata sede del CPT di viale M. Kosica 76. Interverranno alla cerimonia l'assessore regionale alla Scuola Mariangela Bastico, l'assessore provinciale all'Istruzione Claudio Bergianti, il dirigente del C.S.A. (Centro Servizi Amministrativi, ex-Provveditorato) Antonio Guarro, i dirigenti scolastici del 10° circolo Luigi Calanchi e delle scuole medie Ferraris Renato Luisi. Gli interventi di manutenzione straordinaria, costati all'amministrazione 400 mila euro, sono stati finalizzati al miglioramento sismico dell'edificio di viale M. Kosica, al rifacimento di pavimenti, porte e copertura, all'adeguamento degli impianti. Nella struttura che ospita il CPT sono state inoltre ricavate una sala riunioni da 50 posti e due aule d'informatica. Il Centro Territoriale Permanente per l'educazione degli adulti di Modena nasce nel 1999; attualmente comprende anche le tre scuole carcerarie della provincia. La nuova scuola sviluppa le migliori esperienze condotte nei precedenti corsi di alfabetizzazione un tempo annessi alla scuola elementare ed ai corsi delle "150 ore" per il recupero della licenza media. Da subito il CTP diventa un laboratorio sperimentale che progetta e attua percorsi didattici flessibili con vari Enti istituzionali (ASL, Scuole medie superiori, Modena Formazione) ed a livello nazionale (Rai Educational, Università per stranieri di Perugia e di Siena) rivolgendosi in particolare ad adulti con competenze culturali medio-basse. A queste persone offre la possibilità di acquisire i saperi minimi essenziali per reinserirsi meglio nella vita sociale e produttiva attraverso attività di alfabetizzazione culturale e funzionale (conseguimento della licenza elementare e media), la conoscenza e l'approfondimento della lingua italiana o dei nuovi alfabeti (inglese e informatica). Da una parte il CTP si rivolge quindi ad italiani che intendono intraprendere percorsi di recupero scolastico, dall'altra ai numerosi stranieri che vogliono imparare o approfondire la lingua del paese in cui vivono e lavorano. Tra le offerte specifiche, il Centro Territoriale Permanente ha attivato corsi di lingua italiana per infermiere straniere, per persone inserite nei servizi socio-sanitari e per stranieri occupati in campo siderurgico e nella carpenteria pesante. Oltre il 91 per cento degli iscritti ai corsi dell'anno scolastico 2003/2004 è costituito da stranieri. Se per la maggior parte sono originari di Nord Africa ed Est Europa, non mancano anche casi di cittadini provenienti da Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera. I corsi di italiano offerti dal CTP di Modena sono, infatti, certificati dall'Università per Stranieri di Perugia. Dei complessivi 2001 iscritti sono i marocchini la nazionalità più rappresentata (468 di cui 318 uomini e 150 donne), seguiti da ghanesi (172) e italiani (168). Tra gli italiani le donne fanno la parte del leone (118), stesso dato si registra tra rumeni (40 femmine e 15 maschi), ucraini (87 femmine, 16 maschi) e polacchi (65 femmine e 3 maschi). All'arrivo il corsista viene accolto con un colloquio funzionale al rilevamento dei suoi bisogni formativi, dei livelli di partenza ed al riconoscimento di eventuali crediti formativi. In seguito viene concordato con il docente il percorso didattico e siglato un contratto formativo che ha una durata di 30/60 ore a seconda dei corsi. Il modulo breve permette al corsista di entrare/uscire dal percorso formativo a seconda di esigenze personali e ritmi di apprendimento; in pratica la flessibilità del modulo permette di avanzare personalizzando il percorso formativo, alla scuola resta l'impegno di articolare in modo coerente l'attività (18 sono i docenti): la flessibilità organizzativa prevede infatti lo svolgimento dell'attività didattica anche nel mese di luglio o nei fine settimana, domenica compresa. "

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