17/10/2005

META, LA SEDE DI VIA RAZZABONI CONFERMATA PER HERA

L'assessore Marino risponde in Consiglio ad un'interpellanza di Mazzi (Fi)
'Il direzionale di via Razzaboni di proprietà del Comune di Modena che attualmente ospita la sede di Meta, dopo la fusione tra Meta ed Hera continuerà ad ospitare gli uffici di Hera. Questo non esclude comunque che la stessa Hera possa in un domani affrontare il tema della propria logistica in modo differente. Ad oggi non abbiamo comunque elementi per ritenere che il direzionale torni entro breve nella disponibilità del Comune'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore al Patrimonio Antonino Marino, rispondendo ad un'interpellanza di Dante Mazzi (Forza Italia) con la quale da un lato si chiedeva quale uso si intendesse fare dell'immobile in questione e dell'altro se fosse stata presa in considerazione la possibilità di trasferire assessorati e uffici comunali nell'immobile, così da ridurre la spesa sostenuta per affitti passivi in altre strutture. Marino ha sottolineato che 'il direzionale di via Razzaboni costituisce per ora un buon introito per il Comune. Grazie all'affitto di 1 milione e 170mila euro annui che Meta corrisponde all'amministrazione comunale si riesce a coprire interamente l'affitto per gli stabili di via Galaverna e di via Santi 60 che ospitano numerosi uffici comunali. Inoltre ' ha aggiunto Marino - è anche una sede ben collocata dal punto di vista urbanistico per Meta-Hera'. Infine, l'assessore ha ribadito che il criterio di risistemazione degli uffici comunali privilegerà il riutilizzo dei contenitori che si stanno svuotando in centro storico: 'Si sta ipotizzando di utilizzare l'Estense per accogliere una parte degli uffici per i quali oggi si sta pagando un canone ' ha confermato Marino ' In particolare stiamo pensando agli uffici della cultura, dell'istruzione e diversi altri, in modo da mantenere viva la fruizione di questa zona del centro e da potenziarne la vocazione culturale che si è deciso di imprimere a tutto il 'polo' Palazzo dei musei-S.Agostino-Estense'. Mazzi ha dichiarato di 'essere d'accordo sul fatto che l'introito derivante dall'affitto sia importante. La preoccupazione nasce proprio dal fatto del rischio che venga meno un'entrata così importante. Però mi pongo un dubbio: se io fossi amministratore chiederei appena possibile, appena effettuata la fusione tra Meta ed Hera, di andare ad un contratto nuovo con Hera, così da non trovarsi con sorprese spiacevoli quali, ad esempio, una disdetta anticipata rispetto al 2012, data in cui termina l'attuale contratto d'affitto e perdere un'entrata economica così importante'.

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