29/11/2005

CECCHERELLI: BUONA SCUOLA NON UN ESEMPIO D'INTEGRAZIONE

Parla l'assessore all'Istruzione Adriana Querzè.
'Le Ceccherelli sono una buona scuola, non un esempio di integrazione'. Lo afferma l'assessore all'Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè a proposito delle dichiarazioni del ministro Giovanardi. 'In questa scuola, frequentata per oltre l'82% da alunni stranieri, convivono due condizioni ottimali. La prima: le insegnanti che vi lavorano sono in grado di mettere in gioco straordinarie doti di sensibilità umana, eccellenti competenze tecniche e alta professionalità. La seconda: l'Amministrazione Comunale interviene a supporto della scuola mettendo a disposizione insegnanti alfabetizzatori, risorse economiche, formazione specifica per i docenti e consulenze con esperti di rilievo nazionale. Ma tutto questo non fa delle 'Ceccherelli' un riuscito esempio di integrazione; ne fa un esempio di mancato governo dei fenomeni migratori in ambito scolastico. Cosa significa governare questi fenomeni' Significa, ad esempio, formare classi eterogenee che cioè accolgano bambini e bambine , italiani e stranieri, ricchi e poveri, musulmani, ebrei, cristiani, perché la scuola pubblica continui ad essere, in Italia, un luogo di incontro fra diversi nel quale sia possibile insegnare il futuro di convivenza che ci aspetta. E credo anche che governare i fenomeni migratori in ambito scolastico significhi garantire a tutti (stranieri compresi) il diritto ad una formazione alta perché, e questo è importante da sottolineare, essere in una classe dove solo la maestra parla bene l'italiano non aiuta l'apprendimento, anche se la maestra è bravissima e non aiuta nemmeno a formare legami di amicizia tra bambini. L'integrazione è scambio, dialogo , ma soprattutto incontro vero e alle 'Ceccherelli' è raro che un bambino straniero ne incontri uno italiano. L'esempio di questa scuola purtroppo non è unico nel panorama nazionale: molte città medie e grandi dell'Italia del Nord hanno le loro 'Ceccherelli' ma, come già annunciato e concordato con la dirigenza scolastica, l'Amministrazione Comunale di Modena sta operando perché questa situazione sia superata e gli alunni della scuola possano essere accolti anche in plessi diversi. Ricordiamo infine che la legislazione scolastica italiana ha costruito un 'modello di integrazione' molto chiaro che non prevede la realizzazione di scuole per gli stranieri e punta su tre filoni di intervento: l'alfabetizzazione in lingua italiana, il mantenimento della lingua materna e l'educazione interculturale per tutti, italiani o stranieri che siano' conclude l'assessore.

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