05/12/2005

EXTRACOMUNITARI, NEL 2005 OLTRE 15MILA DOMANDE DI INGRESSO

L'assessore Maletti risponde all'interrogazione di Cigni (Ds): 'In provincia disponibili 2.605 posti. I disagi per i tempi di autorizzazione si devono alla carenza di personale'
'Le domande d'ingresso pervenute alla Direzione Provinciale del Lavoro di Modena nell'ambito dei flussi d'ingresso di extracomunitari per il 2005, sono state complessivamente 15.438. Le quote disponibili sono 2.605 a livello provinciale, di cui 1626 già rilasciate e 979 ancora da autorizzare (37%) così suddivise: 656 per lavoratori neocomunitari, tutte già autorizzate; 350 per lavoratori stagionali, di cui 350 già autorizzate e 93 non più utilizzabili; 104 per lavoratori domestici, di cui 104 autorizzate e 66 in fase di autorizzazione; 1495 per lavoratori subordinati, di cui 1495 già autorizzate e 820 in fase di autorizzazione. Le autorizzazioni sono attualmente in fase di istruttoria e, possibilmente, verranno rilasciate, se ne hanno i requisiti, entro la fine dell'anno'. Lo ha ricordato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alle Politiche Sociali Francesca Maletti, rispondendo ad un'interrogazione di Fausto Cigni (Ds) con cui si chiedeva se corrispondesse al vero che 'a Modena non sono state ancora assegnate alle famiglie e alle imprese in graduatoria circa la metà dei lavoratori extracomunitari assegnati alla provincia con la quota di ingresso 2005' e se l'Amministrazione Comunale 'anche in considerazione dei danni sociali ed economici che ciò arreca alle famiglie e alle imprese, intende muovere azioni, anche concertate con altre istituzioni, per affrontare positivamente il problema'. L'assessore ha sottolineato che 'l'allungamento dei tempi nell'espletamento delle pratiche per il rilascio delle autorizzazioni è dovuto, oltre all'enorme mole di lavoro ed alla gravissima carenza di personale assegnato alla Direzione Provinciale del Lavoro (solo il 27% di quello previsto in pianta organica), soprattutto alla necessità di richiedere, e di attendere l'integrazione, delle pratiche incomplete o errate, al fine di evitarne possibilmente il rigetto. La Direzione Provinciale del Lavoro ha ritenuto quindi di privilegiare le pratiche presentate correttamente rispetto a quelle incomplete o errate, affinché i ritardi dovuti a queste ultime non pesassero sulle prime'. La Maletti ha anche ricordato che 'nell'ambito delle quote d'ingresso la Direzione Provinciale del Lavoro ha dovuto necessariamente privilegiare quelle per i neo-comunitari, che altrimenti vengono perse, per il meccanismo della ripartizione previsto a livello nazionale. In secondo luogo è stato privilegiato l'ingresso per i lavoratori stagionali, destinati soprattutto all'agricoltura, per consentirne l'arrivo in tempo giusto per la stagione. Poi sono state esaminate con priorità le richieste di assunzione per lavoratori domestici, soprattutto 'badanti' , e successivamente le altre'. Infine, per quanto riguarda le eventuali azioni per limitare i disagi dovuti a questa situazione, Francesca Maletti ha assicurato che 'la Direzione Provinciale del Lavoro di Modena, da alcuni mesi è impegnata per l'avviamento e le gestione del nuovo Sportello Unico per l'immigrazione ubicato presso la Prefettura di Modena, che ad oggi ha potuto accogliere oltre 500 richieste di ingresso, fra nulla-osta al lavoro 'fuori-quota' per casi particolari (soprattutto infermieri e dirigenti) e nulla-osta al ricongiungimento familiare, che si vanno ad aggiungere alle 1626 già autorizzate nell'ambito delle quote d'ingresso 2005. LA quota del 37% di domande non ancora assegnate ' ha concluso l'assessore - non è da imputare alla Direzione Provinciale del Lavoro di Modena, che, anzi, nella gestione di queste pratiche e nell'avvio dello Sportello Unico dell'immigrazione ha profuso notevoli sforzi. L'Amministrazione Comunale, considerando i notevoli disagi sociali ed economici delle famiglie, dei datori di lavoro e degli stranieri,dovuti a questi ritardi, si è attivata, congiuntamente alle altre istituzioni (Direzione Provinciale per il Lavoro, Prefettura e Questura), mettendo a disposizione del proprio personale per l'attività dello Sportello Unico per l'immigrazione; e creando un programma informatico che permette il ritiro su appuntamento delle pratiche e l'analisi del loro stato di avanzamento sia di quelle gestite dallo Sportello Unico per l'immigrazione, sia dalla Questura. Successivamente ci sarà un'altra fase che permetterà anche la consegna delle domande su appuntamento'. Cigni si è dichiarato soddisfatto della risposta, sottolineando però che 'è evidente che la Bossi Fini ' legge strampalata e demagogica . impedisce a famiglie e ditte di avere lavoratori. In secondo luogo i dati testimoniano che c'è un problema di pianta organica alla Direzione del Lavoro. Ritengo anche che alcune cose potrebbero essere fatte, a partire dall'eliminazione delle quote, abolire il contratto di soggiorno successivo al primo e avere delle liste di prenotazione per le aziende. Basta con la demagogia, si facciano leggi che servono davvero alle famiglie e alle aziende'.

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