09/03/2005

MODENA CELEBRA LE STORIE DIPINTE DI NICOLO' DELL'ABATE

Dal 20 marzo al 19 giugno una grande mostra al Foro Boario celebra il pittore modenese del '500. Opere da Uffizi, Louvre, Metropolitan e National Gallery
E' un fantasioso narratore di opere classiche e di poemi cavallereschi, ma anche un maestro del fregio dipinto e del paesaggio. Con i suoi pennelli e i suoi colori si muove tra l'Emilia e la Francia e lascia il proprio segno a Modena, dove è nato, ma anche nel reggiano, nel parmense, a Bologna, Fontainebleau e Parigi. A Nicolò dell'Abate è dedicata la grande mostra 'Storie dipinte nella pittura del Cinquecento tra Modena e Fontainebleau', aperta al Foro Boario di Modena dal 20 marzo al 19 giugno per iniziativa del Comune, della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, della Soprintendenza per il patrimonio storico artistico e etnoantropologico e dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Regione Emilia-Romagna. La mostra, che presenta 240 opere provenienti anche dagli Uffizi di Firenze, dal Louvre di Parigi, dal Metropolitan di New York e dalla National Gallery di Londra, sarà aperta nei giorni feriali dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19 (chiuso il lunedì). Il biglietto d'ingresso costa 8 euro, ma è ridotto ' 6 euro - per ragazzi dai 14 ai 18 anni e per over 65 ed è gratuito per gli under 14 (informazioni nel sito www.nicolodellabate.it). L'esposizione, che presenta dipinti, sculture e opere grafiche, si svolge con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e documenta in primo luogo il periodo italiano di Nicolò dell'Abate. Alcuni dipinti e disegni autografi, provenienti soprattutto dal Cabinet des dessins del Louvre, copie e incisioni tratte da opere perdute presentano il periodo francese. Ampia la sezione dedicata all'ambiente artistico emiliano tra il 1510 e il 1540, con opere di Gian Gherardo dalle Catene, Garofalo, Dosso Dossi, Begarelli, e quella che illustra la lezione dei maestri con opere di confronto di Correggio e Parmigianino, Pordenone e Girolamo da Carpi. Di grande rilievo anche il rapporto con l'incisione, nuovo efficace mezzo di diffusione delle principali novità in campo artistico, in primo luogo della lezione di Raffaello. La mostra comprende anche una sezione dedicata alla fortuna dell'artista tra il XVII e il XIX secolo, con opere di Lavinia Fontana, Scarsellino, Guercino, Mastelletta e Donato Creti. Visite guidate e percorsi didattici si possono prenotare prima del 20 marzo tutti i giorni dalle 8.30 alle 19 presso i Servizi informativi di Palazzo dei Musei, viale Vittorio Veneto 5, Modena (tel. 059 200125). Dal 20 marzo ci si può rivolgere, durante gli orari di apertura, alla reception di Foro Boario, via Bono da Nonantola 2, Modena (tel. 3200452126). Sono previste visite guidate alla mostra di 1 ora e 15 minuti per gruppi fino a 30 persone (corso 100 euro) e visite guidate alla mostra, al Palazzo comunale, alla chiesa di San Pietro e alla Galleria Estense di circa 3 ore per gruppi fino a 30 persone (costo 175 euro).

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