09/03/2005

UNA VITA TRA MODENA E PARIGI

Dell'Abate lavorò anche a Fontainebleau, Fleury-en-Bière, Beauregard ed Ecouen
Nato a Modena ai primi del Cinquecento, probabilmente nel 1509, Nicolò Dell'Abate sembra essersi formato nella bottega del padre Giovanni, scultore, e in stretto rapporto con Antonio Begarelli, Gian Gherardo delle Catene e, forse, Dosso Dossi. La sua prima opera documentata è la decorazione ad affresco delle 'Beccherie' modenesi, dipinta con Alberto Fontana nel 1537. Già due anni dopo, nel 1539, Nicolò figura a capo di una bottega, esito di una piena affermazione dovuta all'abilità mostrata nella decorazione ad affresco di carattere profano e cortese. Seguono incarichi di sempre crescente rilievo: intorno al 1540 affresca con le 'Storie dell'Orlando' e dell''Eneide' la rocca di Scandiano, verso il 1545 lavora nella rocca di Sassuolo realizzandovi decorazioni, oggi perdute, dedicate alla storia romana e all''Orlando furioso' e tra il 1540 e il 1543 realizza affreschi nella Rocca di Soragna e a Busseto, nel parmense. Nel 1546, di rientro a Modena, Nicolò dell'Abate affresca con episodi di storia romana le pareti della Sala del Fuoco nel Palazzo comunale e tra il 1545 ed il 1547 dipinge per la chiesa di San Pietro la pala raffigurante 'Il Martirio dei santi Pietro e Paolo', nella quale si desumono le inclinazioni stilistiche per Correggio, Parmigianino, Pordenone e Dosso Dossi. L'opera, trasferita a Dresda nel 1746, è purtroppo andata perduta durante la seconda guerra mondiale. Se tra il 1548 ed il 1552 l'artista soggiorna a Bologna, dove affresca importanti residenze private, come Palazzo Torfanini e Palazzo Poggi, nel 1552 Dell'Abate giunge in Francia, a Fontainebleau, accettando l'invito del re Enrico II, su segnalazione del pittore di corte Francesco Primaticcio; con questi collabora alla decorazione della 'Salle de Bal' e della 'Galerie d'Ulysse'. Si susseguono incarichi importanti: disegna smalti, arazzi, apparati effimeri, dipinge al castello di Fleury-en-Bière, a Beauregard, a Écouen e a Parigi e, infine, di nuovo a Fontainebleau dove muore probabilmente nel 1571.

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