27/06/2005

FONDO SOCIALE PER L'AFFITTO, QUASI 4000 RICHIESTE NEL 2005

Il Comune incrementa la propria quota. Interventi per studenti universitari e anziani.
Il Comune di Modena ha aumentato del 94% la propria quota destinata al Fondo sociale per l'affitto, passando da 516mila euro del 2000 a 1 milione di euro nel 2005. La decisione, coerente con gli obiettivi politici di sostegno al reddito con riferimento all'affitto, si è resa necessaria anche in considerazione della diminuzione dei trasferimenti nazionali e regionali, passati dai 3 milioni e 419mila euro del 2000 a 1 milione e 950mila del 2005. La flessione delle entrate nazionali e regionali sono coincisi con un quinquennio in cui il potere di acquisto delle famiglie è fortemente diminuito e lo dimostrano anche le domande di acceso al Fondo, cresciute nello stesso periodo del 55%, passando da 2458 nel 2000 a 3827 nel 2005 (sempre più spesso riferite anche a famiglie senza problemi occupazionali). Il Comune di Modena nel 2004 ne ha accolte 3179 con un aumento sul 2000 di 1061unità. Sul fronte del sostegno finanziario, poi, va anche ricordato che il Comune interviene per integrare il reddito di almeno altre 600 famiglie per un totale di 1,3 milioni di euro, in larga parte destinati ad affrontare problematiche riferibili all'affitto. Confermate queste linee di indirizzo per i prossimi anni, il Comune di Modena sta anche lavorando ad altre aree di intervento, a cominciare da quella degli studenti universitari in collaborazione con Arestud. La situazione di partenza registra un fabbisogno di circa 800 posti letto oltre ai 430 già gestiti da Arestud. La proposta è quella di andare ad una integrazione tra anziani e studenti universitari, proponendo agli anziani che vivono in alloggi di dimensioni maggiori rispetto ai loro bisogni di affittare una stanza ad uno studente universitario indicato e garantito da Arestud: 'L'esperimento ' commenta l'assessore alle Politiche Sociali Francesca Maletti - ha una doppia valenza sociale. Da un lato quello di contribuire ad alleviare i costi di gestione dell'alloggio per gli anziani, dall'altro di favorire occasioni di socializzazione tra diverse generazioni che possono tradursi anche in una sensazione di maggior sicurezza per le persone anziane e sole'. Sono inoltre in corso di progettazione interventi destinati ad anziani con problemi motori, inserendo negli alloggi elementi di innovazione tecnologica legati alla domotica, con l'obiettivo di fornire ai cittadini livelli di comfort e di risparmio energetico garantiti dalle nuove tecnologie. Infine, con le varianti al PSC, POC, RUE che saranno sottoposte all'adozione del Consiglio Comunale entro fine 2005, sarà modificata in diminuzione la superficie utile di riferimento per il calcolo del numero degli alloggi realizzabili. In questo caso l'obiettivo è di ridurre il taglio medio degli alloggi, consentendo di realizzare pezzature idonee a rispondere alle esigenze di una parte di famiglie che non hanno necessità di ampie superfici. A supporto di questo progetto c'è il dato relativo alla dimensione media delle famiglie modenesi, che oggi è di 2,4 unità. Il 60% dei nuclei famigliari e composto di una o due persone. Prendendo in considerazione le famiglie con massimo tre componenti si arriva addirittura all'84% delle famiglie.

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