22/07/2005

POLITICHE SOCIALI, LA FIRMA DEI PIANI DI ZONA

Comune, Provincia e Azienda Usl siglano l'accordo 2005-2007.
Il sindaco di Modena Giorgio Pighi, il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il dottor Andrea Guerzoni, direttore del distretto 3 dell'Azienda Usl di Modena e l'assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti hanno firmato questa mattina i Piani di zona 2005-2007 del Comune di Modena. Per l'anno 2005 la spesa prevista è di 91 milioni di euro, dei quali quasi 37 milioni investiti dal Comune, 34 milioni dall'Azienda Usl, circa 5 milioni di euro dalla Regione Emilia-Romagna e circa 3 milioni di euro da altri soggetti, mentre i restanti 12 milioni di euro sono costituiti dalle rette pagate dai cittadini che usufruiscono dei servizi. 'Con i 91 milioni di euro del Piano di zona le politiche sociali si confermano asse strategico del governo della città', afferma il sindaco Giorgio Pighi. 'L'impegno economico dell'amministrazione comunale diventa un volano che mette in movimento ulteriori risorse. E nonostante l'andamento economico del paese ed i dati demografici tendenziali determinino nuove tensioni sugli strumenti di stato sociale', conclude il sindaco, 'l'espansione dei servizi è, in proporzione, maggiore rispetto all'aumento del budget grazie all'efficiente gestione della domanda e dell'offerta, che ci ha consentito di dare risposte più razionali a bisogni in aumento'. 'Tra gli obiettivi chiave del Piano di zona c'è l'integrazione dei soggetti pubblici come Comune e Azienda Usl con i soggetti del terzo settore che agiscono in ambito sociale', commenta l'assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti. 'Il Piano di zona è uno strumento triennale di programmazione che da un lato fotografa i 134 servizi di stato sociale messi a disposizione dei modenesi, dall'altro evidenzia gli obiettivi da perseguire basandosi sull'analisi dei bisogni. Ad esempio', continua l'assessore, 'poiché le analisi demografiche fino al 2040 prevedono un aumento della percentuale di anziani sul totale della popolazione, stiamo investendo sui servizi rivolti alla non autosufficienza e sulla prevenzione delle patologie invalidanti, pur in assenza di una legge nazionale sul tema'.

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