19/09/2005

SIPE-DEMOCENTER, OK DEL CONSIGLIO ALL'INTEGRAZIONE

Al via il progetto del Soggetto Unico per l'innovazione e Trasferimento Tecnologico
Il Consiglio comunale di Modena ha approvato con il voto favorevole della maggioranza (ad eccezione di Mauro Tesauro, Verdi, che si è astenuto in linea con l'astensione dei gruppi consigliari Verdi di Vignola e Spilamberto sullo stesso tema) e l'astensione dell'opposizione, l'aumento della partecipazione societaria del Comune di Modena nel capitale sociale di Democenter, sottoscrivendo una quota di 165mila euro nell'ambito di una ricapitalizzazione complessiva di Democenter che porterà il capitale sociale fino ad un massimo di 1 milione e 200mila euro. Si tratta di un passaggio tecnico del processo di integrazione tra Democenter e Sipe, che permetterà di dare vita al Soggetto Unico per l'innovazione e il Trasferimento Tecnologico in provincia di Modena. Ad operazione conclusa, quando cioè sarà terminata la fusione per incorporazione del Consorzio Sipe in Democenter, la quota del Comune di Modena nel nuovo soggetto sarà pari al 15,09% del capitale. Unico voto contrario quello di Mauro Manfredini, Lega Nord, che ha sottolineato il proprio 'si alla fusione e al polo tecnologico, però localizzato a Modena. Non ci vediamo chiaro, c'è il serio rischio di una speculazione edilizia'. La mission del Soggetto Unico è quella della realizzazione di un sistema provinciale per l'innovazione e il trasferimento tecnologico in grado di valorizzare e rendere sinergiche le risorse degli enti di ricerca e trasferimento tecnologico del territorio modenese. Due gli obiettivi strategici: da un lato il trasferimento di conoscenze e tecnologie da Università, centri di ricerca e fornitori di tecnologia verso le imprese modenesi; dall'altro la valorizzazione della conoscenza e delle competenze dell'Università di Modena e Reggio Emilia e del sistema produttivo modenese verso l'esterno, puntando a posizionarsi come punto di eccellenza del distretto dell'Alta meccanica promosso dalla regione Emilia Romagna: 'Con la nascita del Soggetto Unico ' ha dichiarato Giorgio Razzoli, assessore alle Politiche Economiche del Comune di Modena ' si dà vita ad uno strumento strategico per il territorio, mettendo a sistema due realtà che già da tempo operano su terreno comune, valorizzando le rispettive specificità. Altrettanto importante è il consolidamento del rapporto con l'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che completerà un quadro di relazioni a tutto campo nel quadro di una crescita complessiva del sistema produttivo modenese'. Sul piano tecnico, al termine del processo di fusione per incorporazione e dell'aumento di capitale (che arriverà a 1,2 milioni di euro), la compagine societaria sarà così suddivisa: una quota del 45% al mondo delle imprese (Camera di Commercio, associazioni di categoria, imprese), 40% agli enti locali (15% il Comune di Modena, 16,6% la Provincia, il restante 8,4% agli altri Comuni), circa 9% Università di Modena e Reggio e sistema della ricerca, e la quota rimanente, di poco superiore al 6%, a banche e fondazioni bancarie. I sette membri del consiglio d'amministrazione verranno indicati dal sistema economico (due consiglieri), dagli enti locali (tre), un rappresentante ciascuno dall'Università e dal mondo bancario. Infine, il nuovo Soggetto, avrà anche la garanzia di un finanziamento da parte dei soci di 700mila euro l'anno per almeno tre anni consecutivi, a supporto delle attività. In tal senso il Comune di Modena ha già deliberato una prima tranche di finanziamento per l'anno 2005 di 100mila euro. Nel corso del dibattito il Sindaco di Modena Giorgio Pighi ha sottolineato che 'si è in presenza di un nodo politico importante nell'ambito delle priorità che caratterizzano il quadro economico politico della nostra città. Non c'è solo un problema di ricerca tecnologica, ma di trasferimento alle imprese. Nel nostro sistema di imprese, che ha fatto delle Pmi una grande forza in grado di creare occupazione e benessere, c'è bisogno di organismi che facciano da collegamento e trasferimento delle tecnologie esistenti rispetto alle esigenze delle imprese. E' anche importante che i territori si rendano conto che è necessario concentrare gli sforzi, perché un territorio non potrebbe sostenere più istituzioni, sarebbe dispersivo e nocerebbe alle stesse imprese. E' un percorso che la Giunta ha fortemente voluto ' ha concluso Pighi - Su questo terreno si gioca l'eccellenza delle imprese nel prossimo decennio. Quando il nuovo soggetto Democenter-Sipe sarà insediato, sarà importante che il Consiglio comunale verifichi in che termini questa importante sfida verso il trasferimento tecnologico si sia realizzata, per consentire alle imprese di esercitare proficuamente la loro missione'.

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