15/12/2006

DA DIECI ANNI MODENA E' SITO UNESCO

Nel 1997 Duomo, Ghirlandina e piazza Grande nel patrimonio dell'umanità
Nel dicembre 1997 la 21esima Sessione del Comitato internazionale Unesco, riunita a Napoli, ha incluso il complesso costituito dalla Cattedrale, dalla torre “Ghirlandina” e dalla piazza Grande di Modena nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità. “La creazione comune di Lanfranco e Wiligelmo – si legge nel documento ufficiale - è un capolavoro del genio creatore umano nel quale si impone una nuova dialettica dei rapporti tra architettura e scultura nell’arte romanica. Il complesso di Modena è una testimonianza eccezionale della tradizione culturale del XII secolo e uno degli esempi eminenti di complesso architettonico in cui i valori religiosi e civici si trovano coniugati in una città cristiana del Medioevo”.
I differenti aspetti storici e artistici del complesso corrispondono perfettamente ai criteri indicati per l’inclusione nella lista del patrimonio mondiale, poiché la Cattedrale di Modena, con la sua struttura architettonica dovuta all’architetto Lanfranco e lo straordinario apparato scultoreo legato al nome dello scultore Wiligelmo, offre una testimonianza eccellente del genio creatore umano. Agli esordi del secolo XII, inoltre, essa appare come uno dei principali luoghi di elaborazione di un nuovo linguaggio figurativo, destinato ad influenzare tutto il romanico padano, mentre nel contesto europeo la Cattedrale modenese costituisce una testimonianza privilegiata del fenomeno della rinascita della scultura monumentale in pietra; la sua costruzione, coincidente con la nascita dell’istituzione comunale, è inoltre una delle testimonianze più importanti della società urbana dell’Italia Settentrionale dei secoli XII – XIII. Tutto il complesso monumentale offre, infine, un esempio di sviluppo urbano strettamente connesso ai valori civici, in particolare attraverso le relazioni tra l’economia, la religione, la vita socio-politica della città che esso mette in luce.
“Nel 2007 – ricorda Francesca Piccinini, direttrice del Museo civico d’arte - ricorre per Modena il decennale Unesco e la mostra ‘Romanica’ esprime anche la volontà degli enti più direttamente coinvolti nella gestione del sito di realizzare un’iniziativa comune nella quale trovi concreta espressione quella sinergia di forze e di intenti che risulta essenziale alla valorizzazione del complesso. L’esposizione si propone infatti come occasione privilegiata per promuovere il significato dell’appartenenza all’Unesco e per riflettere sui valori universali di civiltà e cultura da esso tutelati. L’attenzione – prosegue Piccinini - si focalizza, in questo caso, non tanto sul patrimonio monumentale, che è sotto gli occhi di tutti, sottoposto continuamente a interventi di manutenzione e di restauro, bensì su quei piccoli oggetti antichi e preziosi che accompagnavano la celebrazione dei riti esprimendo l’intensa spiritualità del Medioevo”.

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