06/12/2006

IN CONSIGLIO LA DISCUSSIONE SULLA LEGGE FINANZIARIA

Quattro Ordini del Giorno di An, Fi e Ds al centro del dibattito in sala consiliare
La Legge Finanziaria 2007 in corso di approvazione al Parlamento è stata al centro della discussione del Consiglio comunale di lunedì 4 dicembre, nel corso del quale sono stati presentati quattro ordini del Giorno, due di Alleanza Nazionale, uno di Forza Italia e uno a firma della maggioranza, ad esclusione dell’Udeur.
Il primo Ordine del Giorno di Alleanza Nazionale, con cui si auspicava il mantenimento della possibilità di erogare il 5 per mille alle associazioni di volontariato, alle università e ad altri enti no-profit – dopo che in una prima fase sembrava dovesse essere esclusa – è stato approvato all’unanimità e con il ‘non voto’ di Achille Caropreso (Indipendente). Respinto, invece, il secondo Ordine del Giorno di An, con cui si sottolineavano una serie di articoli che – secondo il consigliere di An Michele Barcaiuolo – avrebbero penalizzato gli enti locali e cancellato i servizi essenziali, chiedendo quindi di “rideterminare radicalmente la Finanziaria 2007 per consentire agli enti locali l’erogazione degli standard minimi di servizi pubblici essenziali”. Barcaiuolo, inoltre, chiedeva al sindaco una posizione netta sulla Finanziaria, ricordando che “lei stesso si è dichiarato in prima battuta soddisfatto, ma dopo che alcuni sindaci anche di centrosinistra hanno detto che era insostenibile, poi lei ha addirittura detto che anche la successiva mediazione non era ancora abbastanza”.
Sul documento hanno dato voto favorevole i gruppi di opposizione, mentre la maggioranza ha dato voto contrario e Caropreso ha espresso nuovamente il ‘non voto’. Analogo risultato per l’Ordine del Giorno presentato da Forza Italia, con cui il capogruppo Andrea Leoni chiedeva che i tagli della Finanziaria 2007 non si traducessero in maggiori tasse e minori servizi. In particolare Leoni sottolineava “l’aggravio di oltre 1300 euro tra nuove tasse e obblighi contribuitivi”, citando anche una ricerca di Confesercenti secondo cui “negli ultimi 10 anni la tassazione è aumentata del 120%”, chiedendo perciò al sindaco di impegnarsi per “protestare in tutte le sedi di competenza nei confronti del governo contro questa finanziaria che impoverisce gli italiani, inibisce il rilancio dell’economia, penalizza gli Enti periferici e paralizza i consumi”. Leoni, inoltre, sottolineava che la scelta di non abbassare le tasse “è una scelta che il Comune di Modena può fare ed è fattibile. In più in un ‘assemblea dei sindaci di Modena si sono impegnati a non aumentare le tasse. Io penso che lei sia in grado di fare la stessa cosa, come ha fatto la regione Marche e come ha fatto la Provincia di Modena”.
Con il voto favorevole della maggioranza, contrario dell’opposizione e non voto di Caropreso, infine, è stato approvato l’Ordine del Giorno presentato da Michele Andreana (Ds), con cui si concentra l’attenzione sulla ricaduta della manovra sugli enti locali. Illustrando il documento, Andreana ha ricordato che “l’Ordine del Giorno risente dei cambiamenti di queste ultime settimane, tra questi il miglioramento della curva Irpef, l’aumento delle risorse per la ricerca, sgravi contributivi per piccole imprese, fondi per precari, fondo per sviluppo, per la mobilità, misure di rigore e trasparenza per la politica, fondi di rinnovo per contratto lavoro trasporto locale. Sono stati recepiti accordi importanti su Tfr e anche l’accordo sul rinnovo dei contratti sul pubblico impiego oltre all’accordo sugli enti territoriali per l’autonomia fiscale. Sono state modificate, con il concorso dell’opposizione, la tassa di soggiorno e altri interventi di viabilità. Altre misure potranno essere inserite nei temi trattati al Senato per graduatorie alla scuola, per i parasubordinati e i loro diritti, ma anche la modifica del superamento del salario convenzionale per le cooperative. Sono stati anche rafforzati gli elementi per la politica dei saldi”. Andrea, inoltre, ha ricordato che “buona parte della finanziaria l’abbiano ereditata dal governo precedete, con impegni con l’Unione Europea. 15 dei 35 miliardi, infatti, derivano da un’eredità di impegni assunti in sede europea”.
Nel documento, fatte salve le variazioni indicate, si “apprezza e si condivide l’impostazione di fondo della Finanziaria 2007 in quanto oltre a contenere le necessarie misure volte a realizzare il risanamento della finanza pubblica e a rientrare nei parametri definiti con l’Unione Europea, contiene significative misure a favore dello sviluppo e dell’equità fiscale. Si ritiene inoltre positivo l’abbandono della politica dei tetti imposti alla spesa degli enti locali dal Governo precedente in quanto lesiva del principio di autonomia previsto dalla Costituzione e si ritiene importante che si sia scelto di introdurre nel nuovo Patto di Stabilità il sistema dei saldi, in quanto più coerenti e rispettosi del principio di autonomia degli enti locali”. Con l’ordine del Giorno, infine, si invita la Giunta a predisporre “una proposta di bilancio preventivo 2007 coerente con i principi enunciati con la legge finanziaria e a sviluppare un’ampia iniziativa istituzionale volta a sensibilizzare e a coinvolgere le forze economiche, sociali e civili, i cittadini, sugli effetti reali che la manovra finanziaria 2007 avrà sul nostro territorio”.

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