20/02/2006

NAVICELLO, APPROVATE VARIANTI AL PIANO PARTICOLAREGGIATO

Le delibere illustrate dall'assessore alla Gestione del Territorio Daniele Sitta
Il Consiglio comunale ha approvato con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione dell'opposizione due distinte delibere di variazione al Piano Regolatore con cui si dà il via libera a due piani particolareggiati di iniziativa pubblica nella zona Pip Navicello. Il progetto prevede l'integrale sostituzione edilizia degli edifici esistenti, che sarà attuata per stralci successivi, garantendo l'utilizzo temporaneo di alcune strutture esistenti e il graduale trasferimento e la rifunzionalizzazione dell'intero complesso produttivo. Il nuovo assetto prevede la realizzazione di tre edifici per una superficie utile totale di circa 35mila metri quadrati, articolati su due piani, con un accesso da via Nonantolana e un secondo accesso che in previsione collegherà il comparto alla variante stradale Panaria realizzata in occasione della sostituzione del pinte di Navicello. Intorno all'insediamento, infine, saranno sistemate ampie zone a verde alberato per garantire la mitigazione ambientale prevista nell'ambito del progetto Tav. Mauro Manfredini (Lea Nord) in riferimento all'area in questione ha dichiarato che 'avremmo preferito maggiore sicurezza sull'intervento. Capisco che vi siete preoccupati di fare gli interventi per una bonifica efficace, ma noi avremmo preferito avere più certezze. C'è anche preoccupazione sulla destinazione finale, anche perché le verifiche hanno tempi lunghi. Per questo motivo ci asterremo'. Baldo Flori (Modena a Colori) ha dichiarato che 'è positivo che dopo lunga fase di abbandono si sia riusciti a trovare una destinazione produttiva nell'area. In secondo luogo, si è trovata una soluzione intelligente per l'attività di frantumazione ulteriore di materiali che in quell'area può trovare una collocazione senza creare problemi. Le nostre preoccupazioni sono però di due ordini: in primo luogo le garanzie di protezione dell'area che viene utilizzata, soprattutto in presenza di una vasca che ha anche materiali di discarica al suo interno, con rischi ambientali. Ci vogliono tutte le misure prescritte, anche quelle opzionali, realizzando manufatti in cemento che arginino la cava per impedire fenomeni di attraversamento di liquidi con sostanze pericolose nell'invaso che si determinerà nella cava. Se anche questa è stata indicata come soluzione opzionale, sarebbe bene farlo subito senza attendere i tre anni per la verifica. In secondo luogo, c'è il tema della mobilità, che potrebbe essere appesantita dalla presenza dei mezzi di trasporti del Pip, in particolare per chi è diretto verso Nonantola e Ferrara.'. Davide Torrini (Udc) ha aggiunto che 'mi interessa la vicenda collegata allo svincolo tangenziale - Nonantolana. Già l'ex assessore Gallerani aveva assicurato che c'era l'idea di una strada nuova che avrebbe dovuto tagliare il Pip vecchio e quello nuovo, bypassando una quantità di traffico importante. Si parlava allora di un ponte nuovo che doveva tagliare la tangenziale in corrispondenza dello svincolo per la Nonantolana. Mi chiedevi quindi se questo tema, dopo tanti anni, sarà risolto come annunciato da Gallerani'. Danilo Bassoli (Ds) ha sottolineato che 'c'è tutto l'interesse perché questo intervento parta al più presto possibile. Si è visto nel documento che i sondaggi effettuati fanno capire che si fa un intervento significativo, anche con soluzioni per drenare gli eventuali liquidi presenti. E' importante perché la parte edilizia recupera capannoni dismessi e abbandonati. Ed è importante anche perché si va ad agire su una discarica ferma da molti anni, con scelte cautelative legate ad un progetto in cui ci si riserva una verifica entro tre anni per un ulteriore intervento più radicale, rendendo più credibile e rassicurante l'intervento stesso. Sulla viabilità, infine, ci sono soluzioni che miglioreranno drasticamente la situazione attuale'. Mauro Tesauro (Verdi) ha aggiunto che 'è importante che prima o poi si affronti con forza il tema della dislocazione di questi comparti, prendendo in esame le quantità degli insediamenti e la loro qualità, affrontandola anche dal punto di vista logistico. Nel merito della delibera, il nostro voto favorevole è giustificato dal fatto di poter bonificare e mettere in sicurezza tutta l'area in questione. Chiedo quindi anche il rispetto dei vincoli del piano paesaggistico, evitando la presenza di capannoni a distanze inferiori a 150 metri dall'argine del fiume'. In fase di replica Sitta ha assicurato che si faranno le verifiche richieste da Tesauro, aggiungendo che 'le garanzie per il controllo ambientale nella cava presenti nel progetto sono convincenti. Ci sono comunque tutti i tempi tecnici necessari per intervenire nel caso ci fosse necessità di apportare delle modifiche. Sul tema della mobilità, va ricordato che ci si trova in un nodo impegnativo, che ha bisogno di un ulteriore miglioramento rispetto alla situazione attuale. Si realizzerà una variante per il collegamento con la Panaria, con tempi di realizzazione che non saranno lunghi ' entro un anno ' e che saranno a carico della Tav. Altrettanto importante sarà il collegamento con Modena, nell'altro senso. Ci sarà il punto di arrivo e partenza con la Nonantolana, che sarà collegato al nuovo sovrappasso che risolverà non solo il problema della Nonantolana, ma che sarà un vero e proprio accesso alla città, raccordato con via Santa Caterina e con l'arrivo in via Divisione Acqui all'altezza della Questura'. Achille Caropreso (Forza Italia) in fase di dichiarazione di voto ha aggiunto che 'in commissione forse ci è sfuggito il tema paesaggistico citato da Tesauro, ma che ovviamente merita un approfondito esame', annunciando quindi un voto di astensione.

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