21/02/2006

OK DEL CONSIGLIO COMUNALE ALLA 'NOTTE BIANCA' MODENESE

Approvata all'unanimità una mozione di Michele Barcaiuolo (Alleanza Nazionale)
L'amministrazione comunale si impegnerà a 'studiare la concreta possibilità di poter organizzare nella nostra città una 'notte bianca' nel prossimo mese di settembre, magari come chiusura della settimana dedicata al Festival della filosofia o, al più tardi, nel mese di giugno del prossimo anno'. Lo prevede una mozione presentata da Michele Barcaiuolo (Alleanza Nazionale), approvata all'unanimità nel corso del Consiglio comunale. Nel documento Barcaiuolo ricordava che 'manifestazioni definite convenzionalmente 'notte bianca' hanno avuto negli ultimi anni un enorme successo non solo in grandi centri come Roma e Parigi, ma anche in città di dimensioni medio- piccole come ad esempio le manifestazioni svoltesi nella città di Como all'interno della locale Notte Bianca organizzata l'11 giugno scorso'. Secondo Barcaiuolo 'un programma degli eventi, ricco e variegato, possibilmente frutto della collaborazione e della partecipazione dei maggiori Enti locali della nostra provincia, delle più importanti istituzioni culturali cittadine pubbliche e private, del nostro Ateneo, delle associazioni culturali ricreative e promozionali presenti in città, di singoli artisti e cittadini, diventerebbe senza dubbio una vetrina sul mondo di sicuro interesse per la città e per gli addetti ai lavori, con notevoli opportunità per il territorio e le sue organizzazioni'. Per questi motivi, il consigliere di An ritiene 'positivo un evento che possa portare aggregazione nelle vie e nelle piazze di Modena, per far diventare la città stessa, almeno per una notte, un luogo aperto all'arte, al cinema, al teatro, alla musica e allo sport, in un'atmosfera straordinaria, in un contesto di gioia e curiosità culturale, il tutto all'insegna di una cultura e di un modello aggregativo svincolato dai soliti schemi e dai soliti spazi'. Nel corso del dibattito l'assessore alla Cultura Mario Lugli ha assicurato che 'anche quest'anno si ripeterà l'esperienza delle notte bianca, come già sperimentato nel corso della precedente edizione del Festival della Filosofia. In quel caso si trattò di un evento a cui parteciparono Sgalambro, Battiato e Remo Bodei e la Manifattura Tabacchi era letteralmente intasata. Sondato l'interesse per questo ' ha detto rivolgendosi a Barcaiuolo - penso si possa immaginare anche l'evoluzione nello stile da lei presentato'. Antonio Maienza (Udeur) ha aggiunto che 'la proposta ha una sua valenza', mentre Giovanna Lolli (Ds) ha sottolineato che 'se si farà un progetto più articolato rispetto a quello dell'anno scorso, andrà comunque individuato un filo conduttore tematico'. Eugenia Rossi ha condiviso l'idea che si tratti di 'un'opportunità', mettendo però in rilievo che 'c'è bisogno di molti elementi per fare una notte bianca. Bisogna innanzitutto garantire una valenza culturale, cioè trovare un occasione che non c'è da altre parti. Lugli parla del Festival Filosofia, io direi che potremo anche pensare al festival teatrale 'Vie', che ci darebbe una valenza europea'. Eugenia Rossi ha anche sottolineato tutte le difficoltà organizzative cui si andrebbe incontro, che andranno valutate per evitare di 'rischiare un flop'. E' stata quindi la volta dell'assessore alle Politiche giovanili Elisa Romagnoli, che ha descritto la notte bianca come 'sinonimo di coinvolgimento delle realtà giovanili che non trovano spazio per esprimersi. La Notte bianca del Festival della filosofia non ha coinvolto i giovani e per questo, a mio avviso, non è riuscita. Che si faccia nell'ambito del Festival della filosofia o durante 'Vie', bisognerà comunque evitare l'errore di connotarla troppo, bisogna coinvolgere la cultura locale, cinema, teatri, associazioni ecc, coinvolgendo anche l'area delle ex Fonderie'. Secondo Rosa Maria Fino (Società Civile) 'organizzare una notte bianca è bello teoricamente, ma all'atto pratico ci vuole un'organizzazione meticolosa e non so se faremo a tempo per quest'anno. Bisogna anche pensare alla forma mentis dei ristoratori e commercianti di Modena. Non ci devono essere orari, i ristoranti devono essere disponibili a prezzi abbordabili per la fascia giovanile, senza entrare nell'ordine di idee che la notte bianca serva a innalzare le entrate'. In fase di replica Barcaiuolo ha sottolineato che 'è importante, per ottenere un programma di alto livello, che vengano coinvolti enti, associazioni, e chiunque altro possa contribuire. A Como è funzionato perché c'erano oltre un centinaio di eventi, evitando il rischio di giocare il tutto sul risultato di un solo evento. Per avere un programma ricco bisogna coinvolgere tutti, senza limiti, qualunque tipo di espressione artistica e ludica, anche per chi è fuori dai circuiti convenzionali'.

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