16/03/2006

CONTRIBUTI AL NO PROFIT, I PARERI DEI CONSIGLIERI COMUNALI

Il resoconto del dibattito sulla delibera che approva modifiche al regolamento
Nel corso del dibattito sulla delibera che ha approvato alcune modifiche al regolamento comunale per la concessione di contributi al settore no-profit, Eugenia Rossi (Ds) ha giudicato 'positivo il principio della collaborazione con le associazioni non profit', rilevando che è necessario 'controllare le associazioni, non per sfiducia, ma perché spesso - trattandosi di volontariato - non ha possibilità e tempo adeguati per poter tenere rendicontazioni che siano esatte o del tutto congrue. L'articolo 9 prevede controlli a campione sui rendiconti e l'eliminazione dell'obbligo di tenere la documentazione. Capisco che per snellezza non si possono costringere le associazioni a tenere una documentazione precisa, però auspico ' per ragioni di trasparenza- che le associazioni possano comunque fornire una documentazione precisa sulle loro attività'. E' stata quindi la volta di Adolfo Morandi (Forza Italia), che ha sottolineato come 'il problema segnalato da Eugenia Rossi è uno dei punti più importanti. E' positivo che il Comune destini parte delle risorse anche a iniziative di questo tipo, ma si tratta di risorse pubbliche rispetto alle quali è importante mantenere un controllo. Non è possibile che si presenti sommariamente un progetto preventivo e poi si dica che alla fine basta un'assunzione di responsabilità. Ci vuole quindi un controllo puntuale della documentazione, altrimenti il rischio è che i contributi per associazioni che presentano progetti e relazioni non siano spesi veramente'. Baldo Flori (Modena a Colori) ha spiegato che 'il lavoro di modifica del regolamento non ci consente di esprimere un voto positivo. Mancano dei paletti che consentano di misurare i criteri con cui si elargiscono contributi, per evitare privilegi o discriminazioni. Inoltre, va identificata una modalità di sufficiente garanzia, senza arrivare alla burocratizzazione, che consenta di verificare se e come il pubblico denaro sia stato speso bene e coerentemente con gli impegni'. Flori ha aggiunto che 'l'assessore Lugli, rispetto a dubbi emersi in commissione, ha risposto con molta onestà che molte scelte sono politiche. Noi invece ritenevano che ci volessero rigidità e parametri sufficienti per arrivare a valutare precise responsabilità, non solo di chi opera il progetto, ma anche di chi lo licenzia' Flori ha quindi criticato i meccanismi di controllo dopo l'erogazione del contributo, sottolineando la propria perplessità rispetto ai controlli a campione e alla massa dei contributi totale, giudicandola 'poco influente e poco incisiva per le attività di promozione per la quale si dice di voler lavorare'. Flori, infine, ha chiesto se la giunta intenda fare un analogo percorso anche per contributi destinati ad altre finalità, tra cui quelle affidate al consigliere incaricato Mauro Tesauro, mettendo in rilievo la necessità di trasparenza sui percorsi di contributi a favore di iniziative del centro storico, come nel caso del Muvi. Achille Caropreso (Forza Italia) ha chiesto delucidazioni sulle modalità di presentazione dei rendiconti da parte delle associazioni, mentre Ubaldo Fraulini (Ds) ha sottolineato che spesso 'non ci si rende conto dell'immenso lavoro quotidiano gratuito delle associazioni. Da parte dell'amministrazione, al di là delle puntualizzazioni sul regolamento, è doveroso garantire un sostegno materiale. Se c'è una lamentela da fare, piuttosto, è sull'esiguità dei fondi rispetto alle reali necessità'. Fraulini ha anche rilevato i criteri di trasparenza per l'erogazione dei fondi e la mancanza di 'eccessiva burocrazia, perché siamo di fronte a volontari che non possono permettersi di avere una documentazione sull'esempio di quelle tenute dalle società', dando quindi il proprio sostegno all'aggregazione delle associazioni. Fraulini, infine, ha ricordato che 'i bandi dovranno ricordare che si potranno disporre controlli a campione, necessari non sulle singole rendicontazioni, ma sulla documentazione, che può essere descrittiva per dire quali sono state le spese sostenute e con quali soggetti, senza obbligare tutti a portare tutte le pezze d'appoggio'. L'assessore alla Cultura Mario Lugli, rispetto al tema della rendicontazione, ha sottolineato che 'non potremo mai avere elementi sulla qualità di un evento in base alla rendicontazione, perché questo fa capo alla politica. La documentazione fornisce elementi sui pagamenti, ma nessuno con la rendicontazione può certificare la qualità della performance. Privilegiare un evento rispetto ad un altro è una decisione di natura politica nel senso nobile del termine. La proposta, cioè, è di dare un contribuito non all'associazione, ma all'attività'. Rispetto all'esiguità dei fondi, Lugli ha invitato a valutare il tutto 'in un contesto più ampio, che è quello delle disponibilità economiche dell'amministrazione'. L'assessore ha poi risposto ai dubbi di Flori rispetto alle attività del consigliere delegato Tesauro e sui contributi al Muvi, spiegando che 'sul primo tema ci sarà una rendicontazione, con trasparenza e rigore, mentre nel caso del Muvi si è trattato non di un contributo diretto, ma della concessione gratuita del plateatico'. In fase di dichiarazione di voto Mauro Manfredini (Lega Nord) ha dichiarato che 'mancano controlli e c'è troppa discrezionalità sui contributi', sottolineando che si sarebbero dovuto circoscrivere i potenziali beneficiari all'ambito delle associazioni provinciali, seguito da Adolfo Morandi (Forza Italia) che ha confermato le perplessità rispetto ad una 'volontà di andare a maglie larghe dove tutto può passare. Sul rendiconto ' ha aggiunto - non è indicata la qualità, che evidentemente è da altre parti'. Parere contrario anche da parte di Michele Barcaiuolo (An) che si è detto 'colpito dall'iter seguito. In commissione erano emersi dubbi e aspettative di miglioramento e si era data la possibilità di tornare in commissione. Trovarci oggi un regolamento ulteriormente modificato non ci convince. Nel merito ' ha aggiunto ' non mi convince la logica del finanziamento fino ad un massimo del 50% delle spese, perché porta a distribuire a pioggia i finanziamenti, penalizzando iniziative di maggior respiro'. Barcaiuolo ha anche detto che 'non ci sono alternative al controllo fiscale e non si deve giustificare il 15% destinato alle spese vive', seguito da Danilo Bassoli (Ds) che ha invece sottolineato come con il regolamento 'si dà valore alle esperienze di rete della città' e si garantisce 'la trasparenza dell'attività della giunta nell'erogazione di contributi. Nel fare questo si sono introdotti strumenti di valutazione dell'iniziativa, ma anche di necessaria flessibilità. Non è casuale che il riferimento alla rendicontazione sia la fotocopia del regolamento regionale e nazionale sulle legge del volontariato. Ad andare troppo a fondo c'è il rischio di farsi del male ' ha spiegato Bassoli ' Se ad una corsa podistica di 2000 partecipanti ci sono 70 volontari che lavorano per il buon esito della manifestazione, siamo di fronte solo al valore sociale o anche economico' Il risultato è che in questa città la rete del sociale è fitta e importante, con oneri certamente non adeguati rispetto al monte delle attività garantito'. Baldo Flori (Modena a Colori) ha infine confermato le proprie perplessità, sottolineando la 'troppa discrezionalità dell'assessorato' e dichiarando che 'non vengono fatti i controlli necessari con rigore. Non capiamo perché il problema del volontariato dovrebbe essere di ostacolo all'accertamento, a meno che non siano forme di volontariato di altro genere'.

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