06/04/2006

'NON AMIAMO L'ICI, MA PRETENDIAMO AUTONOMIA E DIGNITA''

Sindaci ed amministratori di oltre 30 Comuni modenesi si sono riuniti per riaffermare la loro posizione: le imposte servono per i servizi rivolti alle famiglie ed ai cittadini
Nella mattinata di oggi, presso la residenza Municipale di Modena, si sono dati appuntamento Sindaci ed amministratori di oltre 30 comuni modenesi: hanno risposto all'appello lanciato dai Sindaci dei Comuni capi-distretto e dal Presidente della Provincia, all'indomani dell'annuncio televisivo del Presidente del Consiglio rispetto alla sua intenzione di abolire l'Ici sull'abitazione principale. Non è stata un'iniziativa a difesa dell'Ici, anzi tutti gli intervenuti hanno sottolineato che si tratta di un'imposta riformabile, migliorabile nel senso dell'equità. I Sindaci hanno sottolineato, invece, come la proposta del Presidente del Consiglio pecchi di due difetti fondamentali: nel metodo, per aver liquidato con una battuta televisiva la finanza locale e quello che essa rappresenta in termini di servizi e di assistenza alle famiglie ed ai cittadini; nel merito, perché non è stata indicata un'alternativa concreta e quindi si tratterebbe solo di un taglio netto, un colpo al sistema di coesione sociale che anche nelle difficoltà di questi anni ha saputo garantire servizi e qualità della vita. L'incontro è stato coordinato dal Presidente della Provincia, Emilio Sabattini, e sono intervenuti nell'ordine l'assessore al bilancio del Comune di Modena, Francesco Frieri, il Sindaco di Camposanto, Mila Neri, il Sindaco di Sassuolo, Graziano Pattuzzi ed il Sindaco di Modena, Giorgio Pighi. Si allegano frasi virgolettate dei singoli interventi Emilio Sabbatini, presidente della Provincia 'Non siamo quelli che amano le tasse, tanto meno l'ici. Noi amiamo i servizi per le presone, per le nostre comunità ed è per difendere i servizi che siamo qui.' Francesco Frieri, assessore al Bilancio del Comune di Modena 'Soprattutto nei Comuni in cui si producono servizi, l'Ici sulla prima casa è per ora una fonte di finanziamento essenziale: in un comune come Modena l'Ici conta per circa un quarto delle entrate e ancora di più nei comuni piccoli. Per il Comune di Modena abolire l'Ici prima casa comporterebbe oltre 13 milioni di gettito in meno: se togliamo le rette dei cittadini, questa somma corrisponde più o meno alla spesa del comune per nidi e scuole d'infanzia'. Mila Neri, Sindaco di Camposanto 'È in atto una campagna di delegittimazione degli enti locali, indicati come responsabili degli sprechi.. L'Ici è attualmente l'unica entrata sulla quale si può pianificare la politica sociale e gli interventi per i cittadini. La proposta del premier è toglierla sulla prima casa senza indicare valide alternative: noi piccoli Comuni (Camposanto conta 3000 abitanti) saremmo i primi a cadere. Non siamo affezionati all'Ici, ci battiamo per conservare dignità e autonomia'. Graziano Pattuzzi, Sindaco di Sassuolo 'La differenza non è tra chi vuole tassare i cittadini e chi no, è in una concezione totalmente diversa della funzione pubblica dello Stato e dei Comuni. Secondo il presidente del consiglio, chi ha deve avere, chi non ha deve arrangiarsi rimboccandosi le maniche non si sa come. A Sassuolo abbiamo portato l'aliquota Ici al massimo e aumentato le detrazioni, risultato: le case di 80-90 metri, fino a 224 euro, non pagano. A Sassuolo Ici prima casa rappresenta un entrata di 3 milioni di euro circa, più o meno il costo di tutti gli asili nido del nostro comune'. Giorgio Pighi, Sindaco di Modena 'Siamo stati eletti dai cittadini ed in casa nostra dovremmo poter decidere anche noi. Ad esempio sull'evasione fiscale: è un tema che riguarda essenzialmente le imposte statali, anzi le politiche di questi ultimi 5 anni l'hanno favorita. Noi, invece, sull'Ici abbiamo garantito controlli ed equità, anzi se ci fosse stata data la possibilità avremmo modulato ancor meglio questa imposta rispetto al reddito dei cittadini. Ed a proposito di cittadini, noi non abbiamo mai avuto problemi a spiegare che pagando le imposte si pagano i servizi, quei servizi che la stragrande maggioranza delle persone, intese individualmente, non potrebbe certo permettersi. I cittadini hanno capito ed anche in questa occasione sapranno distinguere tra chi opera per il loro interesse e chi invece di interessi cura solo i propri'.

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