30/05/2006

'INSERIMENTO SVANTAGGIATI, RICCHEZZA PER LA CITTÀ'

L'assessore Maletti risponde in Consiglio a un'interpellanza di Flori (Modena a Colori)
'L'inserimento di persone svantaggiate con problemi psichici all'interno di percorsi formativi specifici è di competenza istituzionale dell'azienda USL e quindi non vi è una responsabilità gestionale del Comune. Per questo motivo non ritengo che sia compito della Giunta esprimere un giudizio su un procedimento giudiziario in corso, sul quale la Giunta non è parte in causa e conseguentemente di cui non dispone degli elementi documentali o processuali sulla cui base esprimere una valutazione'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alle Politiche Sociali Francesca Maletti, rispondendo all'interpellanza con cui Baldo Flori (Modena a Colori) chiedeva 'perché la Giunta non rompe la cortina di silenzio creata attorno alla vicenda dei 2 euro all'ora corrisposti alle persone svantaggiate con problemi psichici , all'interno dei percorsi formativi specifici'' Secondo la Maletti 'l'esistenza di un servizio di questo tipo è una ricchezza per la città di Modena, anche se non esaustivo e per certi aspetti migliorabile'. Francesca Maletti ha aggiunto che 'erroneamente, a mio parere, l'interpellanza qualifica come compenso l'indennità percepita dalle persone che partecipano al progetto formativo finalizzato all'inserimento lavorativo. E' importante comprendere a pieno che per la realizzazione dei progetti formativi non vi è obbligo di riconoscimento di indennità specifiche, le quali comunque, qualora erogate, non modificano la natura dell'attività svolta, attività che non presuppone quindi l'instaurazione di un rapporto di lavoro, anzi che assume l'obbiettivo di renderlo possibile'. Il documento di Flori, firmato da tutti i gruppi di opposizione, evidenziava anche 'l'inerzia a livello istituzionale, cioè da parte del Comune che pur essendo titolare delle responsabilità nella tutela della salute e della dignità dei propri cittadini, non è finora approdato a nessun risultato apprezzabile pur dopo le prime ammissioni sulla iniquità della misura del compenso e sulla necessità di trovare altri meccanismi a protezione della dignità personale dei soggetti con problemi psichici, atti ad evitare il rischio di forme di sfruttamento più o meno mascherate'. Nell'interpellanza, inoltre, si chiedeva espressamente all'assessore di rispondere a quattro distinti quesiti, a cominciare da quale sia la situazione relativa 'al progetto finalizzato al coordinamento di tutte le attività di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate o diversamente abili, che doveva essere avviato dal settembre 2005', ma anche 'che cosa ha prodotto finora il Comitato tecnico formato da dirigenti del Comune di Modena, della Provincia, dei famigliari dei disabili, e dai rappresentanti della stessa Ausl delle Cooperative sociali per valutare i risultati e fare monitoraggio per cui, guarda caso, i controllati diventano controllori di se stessi'. Si chiedevano poi notizie sulle iniziative della Giunta 'per sollecitare la Regione a modificare i parametri di riferimento perchè l'aggiornamento del compenso, portato nel frattempo e fuori dai riflettori ad euro 3,10 all'ora', compenso che ' secondo Flori - 'non può essere certo riconosciuto ancora come congruo nè sufficiente a tutelare la dignità di una persona, con problemi psichici'. Infine, si chiedeva 'quali modifiche sono intervenute nel procedimento di affidamento del soggetto con problemi psichici affinché esistano tutte le garanzie che sia effettivamente seguito, da personale competente, dotato delle professionalità specifiche, per evitare rischi di sfruttamento od altre conseguenze negative che potrebbero derivare dalla mancanza di una assistenza adeguata e continuativa'. Rispetto all''inerzia' della Giunta segnalata da Flori, l'assessore ha ricordato che 'la competenza in materia di collocamento degli invalidi e disabili individua la Provincia quale soggetto istituzionale fondamentale di riferimento, sia per quanto riguarda l'attività di collocamento che per la complementare attività di servizio di mediazione al lavoro. Le competenze in capo al Comune e alla USL ' ha precisato - riguardano in questi ambiti la promozione delle opportunità di cura, assistenza, riabilitazione, di integrazione e di inserimento dei soggetti gravemente svantaggiati, rispettivamente disabili o in condizioni di svantaggio sociale e delle persone con problemi psichici o psichiatrici o tossicodipendenti. Il problema di fondo ' ha ribadito Francesca Maletti - non riguarda, a mio parere, ancora una volta 'il compenso' erogato, bensì la creazione di un sistema di azioni e comportamenti collettivi che offrano opportunità di inserimento lavorativo a segmenti consistenti di persone escluse oggi da percorsi lavorativi attivi. Sui quesiti specifici dell'interpellanza, l'assessore ha ricordato che il 'progetto finalizzato per il coordinamento delle attività di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate', approvato come elemento costitutivo del piano sociale di zona triennale 2005-2007, si propone di ampliare le opportunità occupazionali per le persone svantaggiate e di realizzare un momento di coordinamento di tutte le attività formative in questione, siano esse di competenza del Comune, dell'USL o di altri soggetti. Il primo percorso previsto dal programma riguarda la costituzione di un tavolo politico con la presenza degli Enti pubblici coinvolti, quali la Provincia, il Comune, l'USL, le scuole, le associazioni dei familiari delle persone svantaggiate coinvolte nel percorso formativo e le organizzazioni economiche di categoria e le organizzazioni sindacali dei lavoratori'. 'Il Comitato tecnico previsto dal Programma finalizzato non è stato ancora formalmente costituito, dovendo risultare quale esito del percorso di concertazione avviato ' ha aggiunto - ma sono stati comunque attivati tavoli preparatori tra i Servizi sociali del Comune e i Servizi Sanitari in particolare il Dipartimento di salute Mentale dell'Azienda USL, con lo scopo di uniformare le pratiche riabilitative, assistenziali e formative, anche tramite l'adozione di atti che prevedano un percorso formativo per gli utenti comparabile, anche in contesti gestionali e di responsabilità conseguente differenziati. In sostanza il lavoro di confronto degli strumenti ad oggi utilizzati dagli operatori dei servizi per favorire un reale inserimento lavorativo è stato indispensabile per poter pensare di attivare un Gruppo multidisciplinare che affronti ambiti complessi quali: la definizione dei percorsi di segnalazione e le collaborazioni con i diversi servizi, i percorsi di relazione con le imprese, analisi delle aziende e del mercato del lavoro, selezionare i candidati all'inserimento, garantire i sostegni alle aziende e ai tirocinanti'. L'assessore ha poi richiamato l'attenzione dei consiglieri sugli 'effetti nefasti che il taglio del 50% del Fondo nazionale per le politiche sociali ha comportato anche sul Piano di zona triennale per l'anno 2006 , il quale, conseguentemente, ha visto venire meno le risorse previste e programmate per la sua realizzazione nell'anno 2006 medesimo' . Circa infine l'ultima richiesta di informazione sulle modifiche alle procedure di affidamento di soggetti con problematiche psichiche, l'assessore ha dichiarato che l'Azienda Usl ha confermato che la convenzione in essere prevede l'istituzione di Tavoli di lavoro permanenti ( costituiti da operatori del CSM (Centro di salute mentale) e del CSS(Consorzio di solidarietà sociale) ) per monitorare l'andamento degli inserimenti ed evidenziare le problematiche emerse. Nelle riunioni di questi gruppi di lavoro si sono affrontati alcuni 'nodi' specifici, tra i quali il coinvolgimento diretto degli Enti Locali ( Provincia e Comune) per potenziare, attraverso un uso efficace delle proprie competenze, la ricerca di soluzioni lavorative presso le aziende profit, l'individuazione di strumenti precisi per allargare la gamma di offerte lavorative, inserendo attività di vario tipo ( non solo giardinaggio, pulizie,etc.), la presenza di tutor per facilitare l'inserimento in aziende profit e la revisione delle quote economiche erogate ai pazienti nei vari percorsi, la revisione della tipologia e della quantità dei percorsi, per ridurre le percentuali di 'insuccessi'. In fase di dibattito Giorgio Prampolini (Ds) ha dichiarato di 'non entrare nel merito dei due euro l'ora, vogliamo solo - soprattutto per noi stessi - manifestare dissenso per le illazioni e dichiarazioni diffamatorie pubblicate sulle associazioni, che hanno portato ad una presa di posizione pubblica a cui seguivano le firme di 90 persone, tra cui alcuni disabili. In questi casi bisogna stare attenti, può fare più danni una dichiarazione che un inserimento lavorativo. Abbiamo fatto un'analisi approfondita in un periodo in cui certe esperienze andavano rinforzate, ma eravamo di fronte ad un a situazione in cui la Legge 30 cancellava alcune norme. Insomma, c'erano difficoltà a sviluppare certi processi. Sono comunque certo che nel 2004 Modena era una delle sei province d'Italia in cui si lavorava, perché c'era un sistema che funzionava, tanto che all'estero si citava Modena come una delle best practice'. Baldo Flori, replicando all'intervento dell'assessore, ha dichiarato di avere 'l'impressione che abbia letto con malizia la nostra interpellanza, dando un significato ironico a espressioni che non l'avevano. Ogni volta che affrontiamo l'argomento abbiamo giocato un ruolo di grande responsabilità, quindi è offensivo che si insinui l'idea che abbiamo presentato l'interpellanza solo sue due euro l'ora, è una corbelleria interpretativa. Io ho precisato che non intendevamo parlare di un compenso, di uno stipendio o altro ' ha aggiunto - Se vogliamo stravolgere i fatti e ci si vuole insegnare le cose su cui è bene fare le domane, bene, faremo di nuovo l'interpellanza e vedremo se si può rispondere con la logica della falegnameria istituzionale come ha fatto lei, facendo riferimento a futuri tavoli, lasciando intendere che le date non sono state rispettate. Siamo stanchi di sentire solo parole, solo moltiplicazioni di parole, vogliamo qualche fatto concreto. Le prediche le rimandiamo al mittente'. Flori ha ribadito che 'noi abbiamo definito senza ironie 'nuova frontiera' questo approccio, è chiaro' Sulla causa, invece, ci aspettavamo che l'assessore e la giunta si chiamassero fuori. Vedremo se nei tre anni futuri della giunta ci saranno sempre atteggiamenti così rispettosi degli altro soggetti della città, forse saranno comportamenti meno virtuosi. Ma non ci dite sempre di lavorare per una società più coesa' Questi atteggiamenti aprono nuove fratture. E' una vicenda nata in sede politica e nella stessa sede deve trovare tutti gli approfondimenti, senza trincerarsi dietro la giungla delle competenze, che significano un arretramento che lei diede in questa stessa sede a Ballestrazzi che chiedeva una serie di chiarimenti. In quell'occasione lei disse che rivendicava il mantenimento della titolarità della competenza, mentre oggi veniamo a sapere che invece ci sono tante altre competenze e altri soggetti. Quindi ' ha concluso - la riposta significa un arretramento complessivo. Spiace rilevarlo, ma l'impressione è che rispetto a quella griglia di problemi ci sia un arretramento. Lei avrà verificato che quella serie di impegni non è possibile mantenerli, però lei lo dichiarò qui. Per dirla con una battuta: sotto il vestito niente, niente, tutto continua come prima'. L'assessore ha replicato dicendo di 'non condividere il riferimento all'arretramento rispetto alla mia risposta data in Consiglio comunale al consigliere Ballestrazzi l'anno scorso. Sono tempi un po' dilazionati, ma non c'è alcun arretramento. Quello che è stato fatto ora è forse poco percepibile all'esterno, ma si sono creati i presupposti per modificare alcune cose, anche rispetto all'Ausl, con tavoli tecnici per uniformare i percorsi. E' vero, i tempi sono dilazionati, ma lo sono anche per evitare una sovrapposizione rispetto ad altre discussioni in ambito provinciale'.

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