08/06/2006

SCHEDA 1. DIETA MEDITERRANEA, SPORT E MEDICINE ALTERNATIVE

A tavola si mangia soprattutto frutta, pasta e verdura; lo sport non è più solo per uomini, ma rimane alta l'abitudine al fumo che addirittura aumenta nelle donne .
Alimentazione. Il 57 per cento degli intervistati ritiene il pranzo il pasto principale e ben il 41 per cento dice di non consumare mai pasti fuori casa. Del 59 per cento che consuma almeno un pasto fuori (una percentuale che si abbassa al 46 per cento tra i carpigiani), sono i giovani a farlo più spesso e soprattutto i maschi. A mangiare sempre a casa sono, invece, soprattutto casalinghe e pensionati. Chi esce predilige il tavolino di ristoranti, bar e mense, mentre poco diffusa è l'abitudine al fast food. Se guardiamo poi dentro i piatti dei modenesi abbiamo una lieta sorpresa: ci troviamo soprattutto frutta, pasta e verdura. Questi gli alimenti più gettonati, seguiti dai formaggi, dai dolci e dalla carne, solo all'ultimo posto si assestano le uova. A dire il vero, resta ai blocchi di partenza anche il consumo di pesce con differenze che dipendono soprattutto dall'età. E in particolare: sono le donne a mangiare più frutta e verdura, gli uomini prediligono la pasta. La carne non manca mai alla mensa dei giovani che mangiano meno frutta e verdura, il cui consumo cresce invece con l'aumentare dell'età (accade l'inverso per la carne). Dentro i bicchieri dei modenesi c'è abitualmente acqua: lo dice il 70 per cento degli intervistati, solo il 20 per cento all'acqua mescola il vino, oltre ad un 7 per cento che beve abitualmente solo vino. Altre bevande, succhi di frutta e the sono poco diffuse a pasto. Alla domanda, poi, se fosse capitato di aver bevuto più alcolici del solito nell'ultimo mese, l'88,4 per cento nega nel modo più assoluto; ma c'è anche un 11,6 per cento che lo ha fatto e di questi l'1,6 ha sgarrato parecchio. Sono soprattutto i giovani maschi, tra i 15 ai 24 anni, ad aver ecceduto. Per quanto riguarda i condimenti, i risultati confermano la parabola discendente del burro a tutto vantaggio del più salutare olio d'oliva che il 95 per cento degli intervistati predilige. Infine, manco a dirlo il caffè resta sovrano indiscusso del dopo pasto: a berne 1 o 2 al giorno è l'80 per cento degli intervistati (non ne consumano soprattutto i giovanissimi e gli anziani), ma c'è anche un 2 per cento che ne abusa superando le sei tazzine al giorno. Attività fisica. In palestra, da soli o in squadra: non si può dire che modenesi e carpigiani non amino lo sport. Il 77 per cento di loro dice di fare o di avere fatto sport, il 43 per cento lo fa abitualmente, chi se ne è allontanato (o non lo ha mai fatto) lo ha fatto soprattutto per la mancanza di tempo (64 per cento, per pigrizia il 23 per cento). Ed è infatti verso i 35 anni (età del lavoro e degli impegni familiari) che si registra un allontanamento dalla pratica sportiva, diffusissima invece tra i giovani. La vera novità è l'ingresso nel mondo dello sport delle donne che non disdegnano avvicinarsi alla palestra anche dopo la soglia dei 35 anni. E sono sempre le donne a praticarlo da sole, mentre lo sport di squadra è prerogativa principalmente maschile. Chi fa sport abitualmente lo fa soprattutto perché 'piace' (41 per cento degli intervistati) ciononostante è largamente diffusa la consapevolezza che mantenersi in movimento fa bene alla salute e questo costituisce il principale movente per il 33 per cento degli sportivi. Infatti, oltre il 44 per cento di tutti gli interpellati ritiene scarsa l'attività motoria che svolge quotidianamente. Percezione abbastanza corretta, visto che andando a vedere chi svolge attività motoria (in bici o a piedi per lavoro, fare acquisti, passeggiare o altro) per almeno due ore al giorno, scopriamo che circa il 50 per cento non lo fa Fumo. Capitolo dolente è rappresentato dall'abitudine al fumo. Il 26 per cento degli intervistati fuma, quasi la metà di loro anche più di 10 sigarette al giorno e oltre il 50 per cento ha iniziato prima dei 17 anni. Rispetto a una ricerca condotta dal Comune di Modena nel 2003 si registra un incremento dell'abitudine al fumo nelle donne. Tra gli intervistati del 2006 c'è anche un bella fetta (34 per cento) che ha smesso di fumare, scopriamo così che se a fumare s'inizia da adolescenti, è con la maturità, dopo i 35 anni, che si smette e lo si fa soprattutto da soli, senza aiuto (90 per cento). Interessante notare che secondo la maggior parte (70 per cento dei fumatori) la recente legge che vieta di fumare in bar, ristoranti e altri spazi pubblici non influenza il numero di sigarette fumate. Che cosa induce a smettere di fumare' Soprattutto la percezione di un peggioramento della propria salute (58 per cento) e le indicazioni personalizzate del medico (23 per cento); solo in misura minore le campagne di sensibilizzazione, l'aumento del prezzo delle sigarette e i divieti. Uso di farmaci Davanti ad un lieve malessere, come può essere un mal di testa, un po' di stress o stanchezza, il 70 per cento di modenesi e carpigiani attende che passi, ma a dire il vero c'è anche un 22 per cento che non esita a ricorrere a farmaci. La maggior parte (85 per cento) ha comunque la buona abitudine di ascoltare soprattutto i consigli di medico e farmacista prima di prendere un farmaco, solo una minoranza preferisce affidarsi ad amici e parenti. Sempre per quanto riguarda i metodi di cura, aumenta il ricorso alle terapie alternative: ben il 33 per cento degli intervistati vi ha fatto ricorso combinando anche più di un metodo. Tra queste è l'omeopatia la terapia più praticata (dal 76 per cento), a seguire la floriterapia (preferita soprattutto dalle donne) e l'agopuntura (17 per cento). Occupato, con una scolarità superiore, un'età tra i 25 e i 44 anni e più facilmente donna è il ritratto di chi ricorre maggiormente alle cure alternative.

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