24/07/2006

IL SINDACO RIFERISCE IN CONSIGLIO SUL CASO DI LUCA BARBOLINI

Venerdì scorso aveva incontrato il cittadino, il cui padre è affetto da una grave malattia.

“Lo scorso 21 luglio ho incontrato il signor Luca Barbolini, che mi ha raccontato di suo padre. Abbiamo deciso di comune accordo di non rendere pubblici i contenuti del colloquio. Il Tribunale di Modena è ora chiamato a decidere, in sede di reclamo, su un contesto molto complesso e articolato”: lo ha detto il Sindaco di Modena Giorgio Pighi in una comunicazione straordinaria al Consiglio Comunale. “In primo luogo c’è il tema dell’efficacia dei farmaci, sulla quale i garanti dell’attendibilità scientifica delle risposte sono solamente i tecnici individuati dalle leggi. Poi c’è il tema dell’autonomia della magistratura in sede di garanzia per il cittadino, le cui decisioni possono essere sottoposte a giudizio critico come qualsiasi attività umana, avendo però un riguardo particolare per i criteri ai quali il giudice si deve attenere, e senza mai richiedere un’inammissibile soluzione che sia “giusta” secondo parametri sostanziali che forzino sul contenuto delle leggi. Infine, c’è il tema dell’uso compassionevole dei farmaci sul quale convergono, come su di una sorta di Capo delle Correnti, diversi fattori importanti: tensioni di natura etica; esigenze legate ai diritti fondamentali della persona umana ed allo stesso rispetto della speranza di vita, pur se riferita ad elementi flebili; questioni poste da una validità terapeutica non ancora dimostrata scientificamente, ma sulla quale alcuni settori scientifici stanno proseguendo ricerche ed approfondimenti. Sullo sfondo”, ha continuato il Sindaco, “ci sono altre considerazioni più contingenti, ma mai da liquidare a livello di banalità, quali la necessità di non alimentare illusioni, il tema finanziario, quello della necessità di evitare strumentalizzazioni. So bene che i profili di validazione scientifica dei farmaci hanno, in ambito terapeutico, un’assoluta preminenza, ma so anche quale peso abbia la considerazione di tutto ciò che esula da tale processo formale. Anzi, il problema che il giudice deve affrontare è proprio quello di apprezzare tali elementi in una valorizzazione complessiva della persona umana che si manifesta anche oltre la razionalità delle argomentazioni scientifiche. Quello che i cittadini e anch’io ci aspettiamo, senza entrare nel merito della decisione, ma anzi rispettandola fin d’ora”, ha concluso Giorgio Pighi, “è di avere la certezza che anche questo bagaglio umano sia stato valutato fino in fondo”.

Azioni sul documento