26/09/2006

NULLA E' MEGLIO DEL LATTE DELLA MAMMA

Modena sempre più amica dell'allattamento al seno, ma il 20 per cento delle mamme che allatta smette dopo pochi mesi. L'Arletti: Occorre individuarne motivi e soluzioni.


Stand informativi lungo via Carteria, incontri con le mamme e consulenze presso le associazioni, l’inaugurazione di uno spazio dedicato all’allattamento all’interno di un Centro Commerciale, e ancora, appuntamenti dedicati all’alimentazione, laboratori di cucina e un convegno dedicato all’allattamento materno. Sono le numerose iniziative che accompagneranno i modenesi dal 30 settembre al 7 ottobre, in occasione della settimana dedicata, a livello mondiale, all’allattamento materno.
Modena, infatti, aderisce alla SAM (Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno) con un ricco programma d’appuntamenti promosso dall’assessorato alle Politiche per la Salute del Comune, dall’Azienda Usl, dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico e da una rete di associazioni cittadine: Spazio Nascita, Differenza e Maternità di Modena, il Gruppo di auto-aiuto Mamme per le Mamme, l’Associazione Contrada Carteria. Anticiperà il programma della Settimana, giovedì 28 settembre presso il Baluardo della Cittadella, un incontro pubblico dedicato alla nascita: “La normale complessità del venire al mondo” è l’argomento della serata organizzata dall’assessorato alle Politiche per la Salute e dall’Azienda Usl, che intende offrire alla cittadinanza la possibilità di confrontarsi e di discutere sulle problematiche del percorso nascita nella nostra realtà con alcuni esperti presenti in città in occasione del convegno che si terrà al Policlinico. Nascita e allattamento materno saranno dunque i perni intorno a cui ruoteranno gli appuntamenti dei prossimi giorni.
La SAM è quest’anno dedicata all’applicazione e al rispetto del Codice internazionale di commercializzazione dei sostituti del latte materno adottato dall’Assemblea Mondiale della Sanità nel 1981. Per gli operatori sanitari modenesi vuole essere un’opportunità in più per riflettere sui meccanismi che possono ostacolare l’avvio e il mantenimento dell’allattamento al seno, mentre per le mamme sarà un’occasione per riflettere sulla loro scelta di allattare o meno e sulle dinamiche sociali che vi interferiscono. Sono infatti dimostrati i benefici effetti che ha l’allattamento materno prolungato, sia in termini di rapporto affettivo tra madre e figlio, sia per la salute del bambino, contribuendo a proteggerlo da infezioni e future allergie, oltre che da problemi odontoiatrici e dal rischio obesità.
A Modena sono state da anni recepite le indicazioni regionali che vietano la pubblicizzazione di marche di latte in polvere e la distribuzione di campioni gratuiti nelle strutture sanitarie. Alla “Via Lattea”, l’accordo tra Comune e associazioni di categoria, sancito lo scorso anno per sensibilizzare gli esercizi commerciali a mettere a disposizione delle mamme uno spazio per allattare senza obbligo di acquisto, hanno già aderito 77 negozi. Altri 13 spazi per allattare sono stati individuati in biblioteche, punti di lettura e uffici pubblici. Con l’inaugurazione di uno spazio dedicato all’allattamento anche nella galleria del Centro Commerciale La Rotonda arrivano a 90 le stelle della Via Lattea, che espongono l’apposita vetrofania. “Con la proposta della Via Lattea vogliamo offrire alle neo-madri un segno concreto dell’accoglienza da parte della città, che si apre per sostenerle nel loro impegno di mamme”, afferma l’assessore alle Politiche per la Salute Simona Arletti.
Nella nostra città la percentuale delle mamme che allattano al seno i figli fino a due mesi di vita oscilla tra il 75 e l’80 per cento. “Questo ci induce a pensare – continua l’assessore – che gli sforzi fatti da istituzioni, associazioni di volontariato e gruppi di mutuo aiuto di mamme per diffondere la cultura dell’allattamento materno stia andando nella giusta direzione. Sappiamo però che tra il terzo e il quinto mese di vita del bambino, la percentuale delle mamme che allattano si riduce di circa il 20 per cento. Crediamo dunque che sarebbe importante condurre uno studio più approfondito su questo fenomeno per individuarne le cause e quelli che possono essere i rimedi da attuare”.

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