15/11/2007

I GIOVANI SULLE PAGINE DEI GIORNALI

La ricerca condotta da Centro Ferrari e assessorato all'Istruzione sarà presentata lunedì.


Incidenti stradali, scippi, rapine, spaccio o consumo di droghe, abuso di alcol: sono questi gli interessi principali dei quotidiani nazionali che si occupano, a dire il vero non molto, della popolazione giovanile. Se si parla di scuola e istruzione lo si fa soprattutto per raccontare di disordini o disservizi, di episodi di bullismo o di discriminazione, quasi mai per dare notizia di iniziative specifiche, esperienze e contenuti trasmessi dall’istituzione scolastica. Mentre altri argomenti, come i giovani in relazione a sport, tempo libero, ambiente, politica, religione, ecc. sono quasi del tutto assenti.
E’ quanto emerge da “I giovani e la scuola sulla carta stampata: come e quando fanno notizia”, ricerca condotta dall’Osservatorio sulla stampa locale del Centro F. Luigi Ferrari in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione e Politiche per l’Infanzia del Comune di Modena. L’indagine sarà presentata lunedì 12 novembre all’Itis Corni (via Leonardo da Vinci 300, ore 8.30) durante il seminario “I diritti in prima pagina. Riflessioni sull’informazione fatta dai ragazzi” organizzato nell’ambito delle iniziative per la Giornata Internazionale di Infanzia e Adolescenza organizzate dall’assessorato all’Istruzione e Memo.
I curatori della ricerca (Roberto Bergonzini, Gianpietro Cavazza, Veleria Ferrarini, Paolo Tomassone) hanno considerato cinque testate, di cui tre nazionali (La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Giornale) e, per un periodo di tempo più esteso, due locali (Il Resto del Carlino e Gazzetta di Modena) nell’arco del primo semestre del 2007. Sulle testate locali, rispetto a quelle nazionali, è emersa una maggiore propensione a parlare di tematiche giovanili nell’ambito della cronaca bianca, anche se per lo più in relazione a situazioni che riguardano scuola, università e istruzione, quando la principale fonte d’informazione sono la scuola e l’ente locale. I giovani e l’ambiente, i giovani e la solidarietà, i giovani e il volontariato, a differenza di una decina d’anni fa, risultano assenti dalle colonne dei giornali, mentre a farla da padrone sono ancora i fatti di cronaca nera, gli unici che portano i ragazzi alla ribalta delle prime pagine. Il più delle volte a parlare dei giovani sono istituzioni che solo marginalmente hanno un rapporto con loro: forze dell’ordine e aziende sanitarie, mentre dall’elenco delle fonti sono assenti il mondo del lavoro, quello del volontariato, i partiti e la chiesa. “In conclusione – spigano i curatori della ricerca - manca un rapporto stabile tra i giovani e i mass media e la struttura delle fonti è fortemente sbilanciata sul fronte istituzionale. Occorrono seri sforzi da parte degli operatori dei giornali e dei ragazzi per creare relazioni più strette e costanti ed è auspicabile la nascita di fonti informative autogestite da parte dei giovani”.



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