04/12/2007

MODENA DEDICA UN LIBRO ALLE SUE BOTTEGHE STORICHE

200 fotografie e 5 itinerari tra commercianti e locali che hanno fatto la storia della città: venerdì 7 dicembre alle 17.30 in via Mascherella presentazione con gli autori.
Antonio Delfini che recita come comparsa in un film. Un pluriomicida stanco di fuggire, che alla fine del pasto posa la rivoltella sul tavolo e prega l’oste di denunciarlo alla polizia. Una ballerina argentina che si avvicina al presidente della Repubblica chiedendo attenzione per le madri coraggio. Ma anche attori di Hollywood, cantanti, piloti, orchestrali, tipografi, ginnasti, scrittori, artisti e professionisti, oppure pensionati che amano passare la giornata seduti ai tavoli ingannando il tempo con le partite di “pigugnin”o “tre sette”. Sono alcuni dei personaggi e degli episodi singolari che si possono incontrare nel viaggio tra le botteghe e i locali storici di Modena, raccolto in un libro, curato da Luca Bonacini e Francesca Zaffe, con 200 immagini del fotografo formiginese Luigi Ottani.
Il libro fotografico “Botteghe storiche. Modenesi da non perdere”, pubblicato dall’editore modenese Artestampa, sarà presentato venerdì 7 dicembre alle 17.30 nello studio d’arte contemporanea Amphisbaena in via Mascherella 36. In mostra ci sarà una selezione degli scatti realizzati. L’incontro con gli autori e con l’editore Carlo Bonacini sarà condotto dal giornalista Pierluigi Senatore e si aprirà con i saluti dell’assessore alle Politiche economiche del Comune di Modena Stefano Prampolini. Seguirà un aperitivo all’enoteca Athenaeum di via Canalino 81.
La mappatura delle botteghe e dei locali, suddivisa in cinque capitoli e altrettante cartine stradali, è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Modena. Tra fotografie e narrazione, il libro accompagna il lettore nel cuore di 65 botteghe e locali storici, nel centro cittadino ma anche immediatamente fuori porta, con un ultimo capitolo che ricorda osterie e locali oramai scomparsi. Gran parte dei locali storici hanno attraversato gli anni restando quasi immutati, ma gli scatti fotografici raccontano, accanto al passato di scaffali e insegne d’epoca, anche il presente di volti sorridenti o affaticati di chi lavora ogni giorno per contribuire a mantenere in vita una tradizione commerciale di qualità. “Botteghe storiche” è un libro a impatto zero: l’editore ha infatti aderito a un progetto di riforestazione, piantando alcuni alberi in modo da compensare l'anidride carbonica prodotta nella realizzazione del volume con altrettanto ossigeno.

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