24/04/2007

A MODENA UNA RETE DI SERVIZI PER LE PERSONE INDIGENTI

Lo ha spiegato l'assessore Maletti rispondendo in Consiglio a Caropreso.
Il Comune di Modena agisce in collaborazione con una rete di associazioni sul territorio per rispondere ai bisogni delle persone indigenti: ad esempio, con i buoni per la spesa consegnati a singoli e famiglie, pari a oltre 55 mila euro nel 2005, o con i pasti nelle mense pubbliche per un totale di circa 65 mila euro nello stesso anno. Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti rispondendo in consiglio comunale a un’interrogazione presentata dal consigliere indipendente Achille Caropreso, che chiedeva di conoscere quali siano i luoghi a Modena dove le persone indigenti possono consumare un pasto caldo. “Abbiamo convenzioni con le strutture di Porta aperta, con altre associazioni che distribuiscono beni alimentari a lunga conservazione, con la Caritas per le esigenze delle persone anziane e le nuove povertà”, ha aggiunto l’assessore Maletti, precisando che “a nostro avviso non è opportuno affiggere gli indirizzi delle mense pubbliche in luoghi frequentati come la stazione ferroviaria, perché preferiamo invece indirizzare le persone ai centri di ascolto e ai servizi sociali di base. In questo modo infatti possiamo tentare di filtrare i bisogni e dare una risposta a quelli alimentari ma anche alle altre esigenze delle persone indigenti”. Il consigliere Caropreso si è detto parzialmente soddisfatto della risposta dell’assessore precisando che “anche a Modena sarebbe opportuno dare informazioni mirate alle persone indigenti, come accade ad esempio a Bologna grazie al giornale delle persone senza fissa dimora”.

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