Lettera aperta dell'assessore allo sport Antonino Marino al campione della formazione giallo blu di pallavolo
Caro Giangio,
che emozioni ci hai fatto vivere mercoledì sera al PalaPanini. La squadra giallo blu era appena uscita di scena dal discorso scudetto meritandosi i musi lunghi di chi la segue con passione. E invece il silenzio che avrebbe dovuto ovattare il tempio della pallavolo si è trasformato in un’allegra festa nel tuo nome. Il capitano portato in spalla da compagni e avversari mostrato ai 3 mila supporters quasi come una reliquia della pallavolo di due secoli. In campo e fuori hai saputo meritare il rispetto di chi stava dalla tua parte del campo ma anche di chi ti guardava tra i quadrati della rete. Forte tecnicamente, quasi inossidabile fisicamente, uomo squadra che sa fare quadrato nel bello e cattivo tempo, uomo, nel vero senso della parola, nella vita. Mercoledì doveva essere il tuo passo d’addio, ma la gente ti ama e gli avversari ti temono. L’amore e il rispetto di chi ti sta vicino è bello ma sei tu che devi decidere se te la senti di fare ancora fatica in palestra, se sei convinto di poter giocare ancora una stagione da protagonista per chiudere con il passo del campione che si cuce lo scudetto sul petto. Se le cose stanno così non abbandonare la sacca sportiva. Nel caso contrario vai sereno verso la panchina dove i giovani potranno seguire qualche buon consiglio di giocatore navigato. In questo caso sapremo salutarti con il calore che meriti.
Con simpatia
Antonino Marino
PS se devo essere sincero preferirei una festa d’addio in meno per un campione in campo in più.
che emozioni ci hai fatto vivere mercoledì sera al PalaPanini. La squadra giallo blu era appena uscita di scena dal discorso scudetto meritandosi i musi lunghi di chi la segue con passione. E invece il silenzio che avrebbe dovuto ovattare il tempio della pallavolo si è trasformato in un’allegra festa nel tuo nome. Il capitano portato in spalla da compagni e avversari mostrato ai 3 mila supporters quasi come una reliquia della pallavolo di due secoli. In campo e fuori hai saputo meritare il rispetto di chi stava dalla tua parte del campo ma anche di chi ti guardava tra i quadrati della rete. Forte tecnicamente, quasi inossidabile fisicamente, uomo squadra che sa fare quadrato nel bello e cattivo tempo, uomo, nel vero senso della parola, nella vita. Mercoledì doveva essere il tuo passo d’addio, ma la gente ti ama e gli avversari ti temono. L’amore e il rispetto di chi ti sta vicino è bello ma sei tu che devi decidere se te la senti di fare ancora fatica in palestra, se sei convinto di poter giocare ancora una stagione da protagonista per chiudere con il passo del campione che si cuce lo scudetto sul petto. Se le cose stanno così non abbandonare la sacca sportiva. Nel caso contrario vai sereno verso la panchina dove i giovani potranno seguire qualche buon consiglio di giocatore navigato. In questo caso sapremo salutarti con il calore che meriti.
Con simpatia
Antonino Marino
PS se devo essere sincero preferirei una festa d’addio in meno per un campione in campo in più.
Azioni sul documento
