20/07/2007

AL FESTIVAL FILOSOFIA VA IN SCENA IL SAPERE

Da venerdì 14 a domenica 16 settembre Modena, Carpi e Sassuolo propongono lezioni magistrali, mostre, concerti, film, giochi e cene filosofiche
E’ meglio sapere o ignorare? Si può essere saggi senza verità? Il premio della conoscenza è la libertà o il dolore? E, ancora, che ruolo può avere la filosofia in un’epoca che fatica a insegnare la storia e a conservare la memoria?
Al rapporto tra apprendimento, verità e ragione, tra saperi teorici e saperi pratici, ai problemi della trasmissione e della proprietà del sapere è dedicata la settima edizione del Festival filosofia, che si svolge da venerdì 14 a domenica 16 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
La manifestazione, che quest’anno è stata “esportata” anche in Francia e Repubblica Ceca grazie a un contributo dell’Unione europea, si svolge per iniziativa dei tre Comuni, della Regione, della Provincia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e della Fondazione San Carlo, che cura il programma con il sostegno di Confindustria Modena e Viva Ceramica (informazioni al numero 059 421210 e nel sito internet www.festivalfilosofia.it).
Il Festival - che ogni anno registra oltre 100 mila presenze e che nelle edizioni precedenti si è occupata di felicità, bellezza, vita, mondo, sensi e umanità – affronta quest’anno il tema del sapere attraverso lezioni di grandi maestri del pensiero contemporaneo in piazze, chiese e cortili. Tra gli ospiti anche gli americani Jeremy Rifkin, James Hillman, il ghanese Anthony Appiah, il polacco Zygmunt Bauman, lo spagnolo Fernando Savater, i francesi Marc Augé e Francois Jullien, gli italiani Umberto Galimberti, Gianfranco Ravasi, Emanuele Severino, Enzo Bianchi, Pietro Barcellona, Carlo Sini, Salvatore Natoli, Sergio Givone, Silvia Vegetti Finzi e il supervisore scientifico Remo Bodei.
Il Festival propone inoltre mostre e installazioni dell’artista americano Lewis Baltz, dell’italiano Mimmo Paladino e dei francesi Ben Vautier, Anne e Patrick Poirier, ma anche esposizioni di figurine didattiche degli anni Cinquanta e Sessanta e un percorso sensoriale con effetti speciali in una “stanza dell’alchimista” allestita ai Musei civici di Modena.
E mentre Carpi rende omaggio ad Alberto Manzi, il celebre maestro del programma televisivo “Non è mai troppo tardi”, Sassuolo propone un’originale mostra del fotografo Olivo Barbieri con immagini di New York scattate dall’elicottero e capaci di restituire l’impressione di un grande plastico con modellini in scala.
Uno spettacolo di Massimiliano Finazzer Flory, accompagnato da suoni e immagini artistiche, proporrà le riflessioni di Rainer Maria Rilke su rapporto tra il sapere poetico e il mondo visibile. Ma sulla scena del Festival compariranno anche David Riondino nei panni del capitano Nemo di Jules Verne (con video e musiche di Fabrizio Festa) e Lucia Poli nella “Pizia” liberamente ispirata a Friedrich Dürrenmatt. Un testo poetico di Edoardo Sanguineti, ispirato ad un saggio del sociologo Marcel Mauss, diventerà uno spettacolo di danza che sottolineerà la natura profondamente culturale dei gesti umani, mentre alla musica nel pensiero medievale sono dedicate le proposte dell’Associazione musicale estense.
Il Festival propone inoltre rassegne di film, letture, giochi e iniziative per bambini. Non mancheranno i pranzi e le cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory, bancarelle di libri, esercizi di medicina preventiva, con misurazione gratuita della pressione e visite al seno, una caccia al tesoro on line che permette di vincere viaggi all’estero per studiare le lingue e, nella notte di sabato 15 settembre, il Tiratardi, versione modenese della notte bianca, con dibattiti, concerti, letture e, per la prima volta, un Philo-bus gratuito che fino alle 6 del mattino collegherà dodici luoghi del centro storico cittadino.
Tra le novità di quest’anno, l’installazione nelle piazze di grandi tende per migliaia di persone – serviranno in caso di pioggia e per gli spettacoli notturni del Tiratardi - e la proiezione di attività del Festival all’interno del nuovo ospedale di Baggiovara e nel Teatro della Casa circondariale di Sant’Anna.

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