20/07/2007

MOSTRE - A MODENA FOTO, FIGURINE E ALCHIMIA

Festival filosofia propone esposizioni dell'americano Baltz, dell'italiano Paladino e dei francesi Vautier e Poirier. Alla Delfini la biblioteca di Rabelais
L’artista americano Lewis Baltz, l’italiano Mimmo Paladino e i francesi Ben Vautier, Anne e Patrick Poirier. Ma anche figurine didattiche degli anni Cinquanta e Sessanta, un viaggio nelle sale dei Musei universitari alla scoperta del mito dei draghi e della sapienza dei veleni e un viaggio ai Musei civici nella stanza dell’alchimista. Per il Festival filosofia sul sapere, Modena organizza, come ogni anno, una serie di mostre e installazioni.
Alla Palazzina dei Giardini, la Galleria civica e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena propongono una mostra del fotografo americano Lewis Baltz, indagine per immagini sul sapere razionale della tecnologia e della scienza. Si tratta di foto di grandi dimensioni, scattate tra Francia e Giappone dagli inizi degli anni Novanta nei sotterranei, nei cubicoli e nelle piccole scatole murarie in cui vengono conservati computer e strumentazioni che regolano il lavoro e la vita della collettività.
A Palazzo Santa Margherita, Galleria civica e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena propongono inoltre una mostra dedicata all’artista Mimmo Paladino. Grandi quadri, sculture e una serie di disegni affrontano il tema del racconto epico, forma di trasmissione ritmica ed eroica del sapere comune, di cui l’artista si è sempre occupato con opere dedicate all’”Eneide”, all’”Iliade” e ad altri poemi, con la pubblicazione di una speciale edizione dell’”Ulisse” di James Joyce da lui illustrata e con la regia di un film su Don Chisciotte.
Album didattici ed enciclopedici pubblicati a partire dal secondo dopoguerra e fino alla metà degli anni Sessanta saranno esposti nella mostra “Figurine di sapere”, in programma al Museo della Figurina, a Palazzo Santa Margherita, una delle più importanti collezioni al mondo di piccole stampe, con 500 mila esemplari che permettono di ripercorrere storia, costume, sport e passioni di 150 anni storia. La naturale vocazione didattico-enciclopedica di questo piccolo medium cartaceo viene ripresa, infatti, da numerose case editrici negli anni del boom economico e della lotta all’analfabetismo, con la diffusione di numerosi album di carattere storico, scientifico, geografico, arricchiti da una straordinaria varietà iconografica e di contenuti.
“Libri mai visti: la biblioteca immaginaria di Rabelais” è invece il titolo della mostra proposta dalla biblioteca civica Delfini a palazzo Santa Margherita. Saranno esposti oltre sessanta libri manufatti, ispirati al catalogo burlesco della biblioteca di Saint Victor descritta da Rabelais in “Gargantua e Pantagruel”. Un buon numero dei titoli elencati in quel catalogo sono immaginari, altri si riferiscono a libri realmente esistenti. Le opere possono essere toccate e maneggiate dai visitatori.
I temi dell’archeologia, del mito e della storia rivivono invece nelle opere di due tra i maggiori artisti francesi, Anne e Patrick Poirier, che propongono l’installazione “Il labirinto della memoria” nell’atrio del Palazzo dei Musei e una serie di libri d’artista alla biblioteca civica Poletti.
Anne e Patrick Poirier, che da sempre lavorano sui temi della genesi e della sparizione delle culture, hanno creato per il Festival un’installazione di 2 metri e mezzo per raffigurare l’interno della mente e il carattere labirintico del sapere. Il pubblico potrà entrare nell’opera, realizzata interamente di specchi, e farsi circondare da riflessi e riverberi di ciò che accade all’interno della mente umana.
Effetti speciali, fumi neri, odori di ferro, un antico forno, pezzi storici, ampolle e alambicchi contribuiranno a creare la suggestione della Stanza dell’alchimista, proposta dai Musei civici. Si tratta di percorsi sensoriali sull’opera al nero, l’opera al bianco e l’opera al rosso dedicati agli antenati dei chimici moderni.
Nella chiesa di San Paolo, la Provincia propone un’installazione e una performance dell’artista francese Ben Vautier, membro storico del gruppo Fluxus, dal titolo “Il sapere dell’ego”.

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